Aci Catena, lo scorso 29 dicembre, in un percorso voluto dalla sindaca Margherita Ferro, ha reso onore al proprio figlio Salvatore Murabito, che ha portato lustro alla sua città natale con le sue opere, con l’apposizione di una targa alla memoria e un incontro commemorativo nel luogo a lui molto caro la Biblioteca sita nel Palazzo Comunale.
Un incontro quasi intimo voluto dalla famiglia per celebrarne la memoria, alla presenza di alcuni amici che ne hanno condiviso a vario titolo il percorso terreno. Denominatore comune l’amore per il latino.
Una breve presentazione, da parte del figlio Francesco, ha evidenziato la sua formazione letteraria. Intrapresi gli studi classici, sviluppa un viscerale amore per il latino, lingua viva e formativa per generazioni di studenti che lo hanno amato grazie all’esempio del prof. Murabito. La sua profonda, appassionata conoscenza della lingua latina lo rende punto di riferimento nell’ambiente culturale acese e nella Curia vescovile.
Nel 2000 inizia la sua collaborazione con Latinitas, unica rivista al mondo in lingua latina edita nella Città del Vaticano, a coronamento di un sogno seppur in tarda età.
Evidenziate la grande cultura e le doti umane del prof. Murabito
Gli interventi di mons. Giuseppe Sciacca, dell’avv. Paolo Patanè, di Giuseppe Vecchio, direttore della testata giornalistica La Voce dell’Jonio di cui Murabito è stato il co-fondatore, hanno evidenziato l’umanità del professore, la sua rettitudine, il rispetto dei propri principi, l’onestà intellettuale, la disponibilità, il suo essere sempre presente con leggerezza e semplicità.
L’amore per lo studio si rivolge anche alla sua amata città in modo attivo e costruttivo, interessandosi alla vita politica, contribuendo alla riapertura e alla rivalutazione del patrimonio librario e storico della Biblioteca comunale intitolata a Francesco Guglielmino.
Amante del latino, il prof. traduce dall’italiano canti e inni religiosi. Ne è esempio l’inno di Ringraziamento “Ci salvò” e la “Coroncina a Maria SS. della Catena”, scritti da mons. Salvatore Bella e musicati dal maestro G. Monterosso, opere di autori classici della letteratura italiana quali San Francesco, Dante, Petrarca, Manzoni, Leopardi, Carducci.
Opere tradotte in latino dal prof Salvatore Murabito
Si ricordano, tra le tante:
- Carducci – Pianto antico, Ave Maria, Sogno estivo, Santa Maria degli Angeli, San Martino, Il bove, Giorno anniversario della nascita di Roma.
- Quasimodo- Alle fronde dei salici.
- Manzoni- Quel ramo del lago di Como, La madre di Cecilia, La Pentecoste, Il 5 maggio, Il nome di Maria, La Resurrezione.
- Leopardi- Canto notturno di un pastore errante, A Silvia, Il sabato del villaggio, L’infinito, La quiete dopo la tempesta.
- D’Annunzio- Pastori d’Abruzzo.
- San Francesco- Cantico delle creature.
Dante Alighieri- Tanto gentile…, Divina Commedia: Inferno canti I/V, Paradiso cantoXI
Jacopone da Todi- Pianto
- Petrarca- Eran i capei d’oro…, Chiare fresche e dolci acque
Lorenzo il Magnifico – Canto di Bacco
Messa propria Madonna di Portosalvo
- Guglielmino- C’è sempri na nuvula ‘funnu, A Giovanni Verga
- Mameli – Fratelli d’italia
Lapidi delle chiese S. Barbara e di Altarello
- Pastonchi- La madre è questo mistero
Molte sono le opere del professor Salvatore Murabito e si auspica che possano essere raccolte, catalogate ed editate.
Angela Pirronello