Sabato 26 settembre, ad Acicatena è stato ricordato don Alfio Raciti, già parroco della parrocchia Santa Maria della Consolazione dal 1968 fino al 2009, nel decennale della sua morte, con una targa commemorativa nello slargo adiacente via Arena: una cerimonia semplice ma allo stesso tempo emozionante, bastava vedere le lacrime negli occhi dei presenti e dei familiari del compianto sacerdote.
Erano presenti il sindaco Nello Oliveri, il presidente del consiglio Nando Sapuppo, il vescovo della diocesi mons. Antonino Raspanti, i rappresentanti del Comitato di Quartiere della Consolazione e la comunità parrocchiale dell’omonima chiesa, insieme al parroco don Giorgio Balestriere e al vicario don Andrea Grasso. Un ringraziamento particolare va a don Gabriele Patanè che già nel 2018 ha voluto tenere alta la memoria organizzando una mostra fotografica intitolata “a Cunsulazioni d’autri tempi”, insieme al Comitato di Quartiere della Consolazione, e a cui prese parte anche il sindaco Nello Oliveri, che accolse con gioia la proposta di dedicare al sacerdote tale slargo.
L’attuale vicario parrocchiale don Andrea Grasso, attraverso una serie di eventi, ha reso la testimonianza di don Alfio nel decennale della sua morte; infatti è importante ricordare la data del 5 gennaio scorso quando, con una tavola rotonda dal titolo “Don Alfio Raciti, parroco e amico della Consolazione”, dal sindaco Oliveri ha ricevuto l’Atto Deliberativo per la dedica dello slargo. Con tale iniziativa si è voluto onorato un sacerdote amato da tutti.
Chi era padre Raciti ? Fu un sacerdote umile e buono, vicino a tutti, soprattutto ai giovani, che cercò di togliere dalla strada; fu padre, guida e punto di riferimento per i suoi parrocchiani, uomo di profonda cultura, dispensatore di buoni consigli, speranza, consolazione e di grandi sorrisi che non perse nemmeno quando a causa del terremoto fu costretto a celebrare la Santa Messa in un garage per ben 16 anni.
Padre Alfio, nonostante la malattia che lo colpì negli ultimi anni di vita, fu sacerdote sempre, cercando di seguire Cristo e il Vangelo; in poche parole “sacerdote di Dio”.
Questo riconoscimento da parte dell’amministrazione comunale, che a breve gli intitolerà anche una sala della biblioteca comunale, rende merito alla grande persona di padre Alfio per l’esempio che lascia alle nuove generazioni.
E’ vero, padre Alfio non è più con noi, ma come ha detto il sindaco “manca a tutti, ma ogni pietra di questo quartiere parla di lui”. E da ora in poi guardando la targa lo sentiremo più vicino a noi, certi che proteggerà e guiderà da lassù la comunità parrocchiale
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