Acicatena / Margherita Ferro, prima sindaca: “Amo spendermi per i più deboli”

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Margherita Ferro

Nella recente tornata elettorale Acicatena ha eletto il suo primo sindaco donna, la professoressa Margherita Ferro. Che sicuramente sarà l’apripista di prossime opportunità per le donne dei Comuni viciniori. L’abbiamo intervistata per farci raccontare la sua prima esperienza a guida della sua città, che l’ha vista consigliere comunale nel lontano 1999.

Prof.ssa  Margherita Ferro, quando ha deciso di candidarsi a sindaco?

Ho preso la decisione definitiva quando ho potuto constatare che a chiedermi di candidarmi c’era una base molto consistente di proposte, parlo di liste che poi mi hanno supportato per tutta la campagna elettorale. Ma, soprattutto, mi ha convinto e motivato la gente che, man mano, ho incontrato in tutti i quartieri.

Lei fa politica da tanti anni, in diversi ruoli, ha scelto di fare il sindaco per amore o per altro?

Ripeto, amo fare la politica e spendermi per i più deboli e bisognosi. Dopo aver collezionato numerose esperienze in ambito politico e non solo, ho deciso di scommettermi anche come primo cittadino; spero tanto di non deludere chi mi ha dato la fiducia attraverso la libera espressione di voto, ma anche e soprattutto coloro che non mi hanno votata. Oggi sono il sindaco di tutti.
Nella mia esperienza politica ho ricoperto il ruolo di consigliere comunale, ho lavorato per la Provincia regionale di Catania, per la presidenza della Regione siciliana, come consigliera di parità e come commissario straordinario delle terme Santa Venera di Acireale. Ritengo di avere una discreta esperienza in ambito amministrativo, poiché ho anche una laurea in giurisprudenza.Margherita Ferro

È un vantaggio o uno svantaggio che il sindaco sia donna?

Non colgo alcun aspetto di vantaggio o svantaggio; egoisticamente parlando, potrei affermare che una donna ha più capacità, ma sarebbe solo una battuta. Ciò che penso veramente è che ci sono sia donne che uomini di buona volontà e capaci che si sacrificano per le comunità che amministrano. Basta avere passione per le cose che si fanno.

Cosa porta in Municipio delle grandi battaglie combattute sulle pari opportunità?

La tenacia e lo spirito battagliero che mi contraddistingue; senza animo e forza, non si va lontano”.

Cosa ha provato il giorno di Santa Venera a rappresentare Aci Catena con lo stendardo comunale recante lo stemma?

Un grande onore. E’ stata la mia prima vera uscita ufficiale, il corteo, poi il Pontificale in Cattedrale, tanti momenti emozionanti e di grande onore”.

Quali sono i problemi più gravi della città che vuole risolvere in questo mandato?

Partirei da quelli ordinari che purtroppo sono diventati straordinari nella risoluzione. Pulizia, decoro, illuminazione della città, rinnovo della rete idrica, vivibilità in termini di aggregazione. Vorrei tanto poter asfaltare tutte le strade che necessitano di tali attenzioni, riorganizzare ed efficientare la macchina comunale, soprattutto alla luce della carenza di personale, specie in alcuni settori come la Polizia Locale. E’ necessario, ormai, digitalizzare i servizi e portarli al passo con i tempi, insomma tante cose. Spero di poterne portare a termine quanti più possibile, non sarà facile, anche perché non abbiamo tante risorse da destinare alla loro risoluzione. Non disperiamo, con l’aiuto anche del Pnnr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) contiamo di fare arrivare dei finanziamenti da spendere sul territorio, siamo fiduciosi.

Mariella Di Mauro

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