Nei locali dell’ Auditorium Orazio Vecchio, ex cinema Savoia, si è svolto il convegno intitolato “ Sport e Lotta al Doping 4.0”. Insieme alle scuole del territorio hanno presenziato all’evento la sindaca Margherita Ferro, l’assessore allo Sport Francesco Giannetto, l’assessore alla Pubblica Istruzione Rosario Sorbello, l’assessore alle Politiche Giovanili Maura Grasso e il moderatore Antonio Foti.
Erano presenti vari ospiti: Salvo Di Bella, Gaetano Rizzo, Sandro Morgana, Paolo Nucci, Francesco Braconaro, Pino Capua e l’ing. Pietro Nicolosi .
Tema centrale della conferenza, gli effetti nocivi del doping nelle varie discipline sportive. Come introdotto da Sandro Morgana, Presidente FIGC -LND Sicilia, “ il ricorso al doping è un atto illecito che viola i principi della trasparenza, della legalità e dell’etica nell’ambito sportivo. Perciò – ha puntualizzato – ritengo sia dovere di tutti denunciarne l’aberrante tendenza”.
Della medesima opinione anche l’ingegnere Nicolosi, ex assistente dell’AIA, il quale ha asserito che “ si tratta di un deplorevole vizio consolidato da molti anni”. “Esso – ha precisato – si è insidiato profondamente nelle competizioni calcistiche più prestigiose ed altolocate. Tuttavia, in svariate occasioni è stato confermato un largo uso di sostanze dopanti persino negli ambienti dilettantistici”.
Organi di contrasto al doping nello sport
Di eguale rilievo l’intervento del segretario nazionale Nucci, nonché membro della commissione Antidoping. Egli per sommi capi ha illustrato i meccanismi operativi degli organi preposti alla battaglia del diffuso fenomeno.
A tal riguardo ha citato l’ Agenzia Wada, responsabile mondiale del codice Antidoping. Per di più, quest’ultimo è tuttora adottato da 650 organizzazioni. E, a sua volta, include federazioni sportive internazionali, organizzazioni nazionali antidoping, il Comitato Internazionale Paralimpico e il CIO. L’intero corpus normativo, inoltre, è pedissequamente applicato dai relativi organismi nazionali. Nello stato italiano, per esempio, l’ organo di riferimento è la cosiddetta NADO Italia.
Altrettanto esaustiva la spiegazione del dott.Francesco Branconaro, anch’egli componente della commissione, il quale ha evidenziato come l’abuso di certi farmaci possa provocare nel tempo l’insorgenza di gravi patologie. In aggiunta, ha asseverato che “ gli sport più sottoposti all’ assunzione di prodotti chimici controindicati sono il ciclismo, l’atletica leggera, il nuoto e il calcio”. “Ciononostante – ha sottolineato – la recente ottimizzazione dei controlli e il progresso medico-scientifico hanno contribuito a facilitarne l’individuazione mediante appositi test. Pertanto – ha concluso – oggi la percentuale di positività al doping si è ridotta notevolmente”.
Il ruolo della Stampa nella lotta al doping
Sull’argomento è intervenuto pure Gaetano Rizzo, presidente della USSI Sicilia, secondo il quale anche la Stampa svolge un ruolo fondamentale di denuncia e rilevazione dei casi segnalati. A suo giudizio, il contributo dei media risulta essere indispensabile per indurre l’intera collettività al perseguimento dei sani valori morali.
Salvo Di Bella, collaboratore della Procura Federale FIGC, ha riportato che il dopaggio, secondo quanto previsto dalla legge 14 dicembre 2000 n. 376, è passibile di gravose sanzioni penali.
In ultimo, il professore Pino Capua, presidente nazionale della Commissione, ha dichiarato apertamente il proprio sentimento di speranza verso la realizzazione di un mondo sportivo fondato sulla lealtà e sulla salubrità. Oltre a ciò, in accordo con la sindaca locale, ha concluso riferendo che “ molto presto, presso la sede di Aci Catena, saranno organizzati altri seminari per approfondire ulteriormente le tematiche finora accennate”.
Livio Grasso