L’Oratorio “Casa dei Ragazzi” di Aci Platani, domenica scorsa, con una mega festa, ha dato il via alle intense attività del periodo invernale.
Un momento di forte condivisione che ha coinvolto tutte le realtà che operano in quella che può essere considerata, oltre all’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII, l’unica struttura educativa presente nel territorio platanese. Un centinaio di bambini per l’occasione si sono ritrovati nella sala liturgica dell’oratorio (la chiesa Madre rimane ancora chiusa, in seguito all’evento sismico del 26 dicembre scorso), alle ore 10.30, per la Santa Messa inaugurale, durante la quale, nella breve omelia, don Salvatore Coco ha presentato il tema che guiderà le attività oratoriali di quest’anno “Venghino signori, perchè la vostra gioia sia piena”.
Un forte invito rivolto in particolare a quanti, da tempo, si sono allontanati dall’esperienza cristiana. Una esortazione a fare ritorno, a venire, a partecipare alla gioia di quanti operano in oratorio. La scelta del circo non è casuale, in quanto il tendone del circo non ha porte, è aperto a chiunque voglia accettare l’invito a scoprire cosa sta dietro, cosa porta questi giovani artisti ad essere così allegri e gioiosi e cosa li spinga a portare gioia agli altri. Da qui l’esigenza di proporre, ancora una volta, un programma educativo capace di coinvolgere tutti: famiglie, animatori, catechisti e quanti hanno a cuore di sperimentare nuove strade per affrontare i problemi e le sfide più rilevanti per le future generazioni.
Ci dice a questo proposito Angelo Grasso, giovane animatore: «L’oratorio è una proposta educativa ancora valida. Oggi più che mai serve a far socializzare i ragazzi, spesso distratti o troppo presi dai social network. Per la comunità parrocchiale diventa un modo in più per trasmettere i valori della fede cristiana e quei valori universali della fratellanza, del rispetto delle regole, della collaborazione».
Commovente è stato il momento in cui il parroco ha conferito a venti giovani il mandato di animatori, esortandoli a vivere il delicato servizio di educatori, con amore e sull’esempio di Gesù, unico maestro di vita.
Subito dopo la Santa Messa, i giovani rigorosamente vestiti da clown, hanno coinvolto i ragazzi in momenti di gioco, musica e spettacoli vari. L’animazione si è conclusa con l’atteso momento della degustazione di particolari dolci preparati per loro.
Per crescere nella conoscenza reciproca e nella corresponsabilità educativa, gli animatori e i catechisti, in un clima di gioia e di condivisione fraterna, hanno voluto concludere l’intensa mattinata di festa consumando insieme il pranzo domenicale.
Giovanni Centamore