Non contenti di aver festeggiato i 50 anni, hanno continuato a festeggiare anche gli anni successivi, fino ad arrivare, stavolta, a 55. Sono sempre loro, gli ex alunni di quella classe terminale (3^ B liceale) del Liceo-Ginnasio “Gulli e Pennisi” di Acireale, che nell’anno scolastico 1968/69 conseguì la Maturità.
Festeggiate nel 2019 le “nozze d’oro”, con la classe quasi al completo
Nel 2019 questi (ex) baldi giovani e gentili pulzelle hanno festeggiato in pompa magna le loro “nozze d’oro” con l’agognato Diploma, e in quell’occasione fecero il pienone, raggiungendo una partecipazione di ben 21 elementi (quasi il plenum dei 27 che calcavano all’epoca gli storici banchi delle aule ad emiciclo dell’ex Convento San Domenico, che ospitava allora il Liceo acese).
Convennero infatti per l’eccezionale occasione gli ex compagni di classe anche dai più lontani centri della Sicilia e dell’Italia, giacché alcuni si erano successivamente trasferiti in altre città per motivi di studio e di lavoro, mentre altri, originari di altre città, alloggiavano ad Acireale solo per il periodo scolastico, taluni nei numerosi collegi e studentati della città. Già, perché si era ancora nel periodo in cui la diffusione degli istituti superiori era molto più ridotta dei tempi attuali, ed era anche più complicato viaggiare giornalmente dalle sedi più distanti.
L’incontro organizzato come un matrimonio
Stavolta il numero dei partecipanti è stato più limitato, anche a causa della stagione. L’incontro si doveva tenere, inizialmente, in estate, a fine giugno, ma per motivi tecnici e contingenti è stato più volte spostato, fino ad arrivare alle soglie dell’inverno, nel periodo pre-natalizio. Gli intervenuti sono stati alla fine solo dieci, anche a causa di qualche malanno di stagione che ha bloccato qualcuno a casa.
L’incontro si è svolto, nel corso della giornata, con la stessa impostazione di un matrimonio, con due momenti principali e due secondari. È iniziato infatti con la Santa Messa nella chiesa di Santa Maria degli Angeli (detta dei Cappuccini perché fino all’Ottocento era la cappella dell’annesso convento francescano di frati Cappuccini, adesso utilizzato come sede degli uffici di anagrafe del Comune di Acireale). Il celebrante don Carmelo La Rosa (anche lui ex alunno della 3^ B) nella sua omelia ha parlato – facendo riferimento alle letture del giorno e ispirandosi al Giubileo del prossimo anno – della speranza, che non va mai perduta. Ha citato pure qualche episodio della sua esperienza missionaria in Albania e non ha mancato di pregare, poi, per gli amici del gruppo che ci hanno già lasciati: Pippo, Lella, Nuccio, Salvo, Sarina e Alfio.
Il sontuoso banchetto
Dopo la Messa, ci si è spostati in un noto locale del centro storico per il pranzo. Era previsto che lo spostamento si facesse a piedi lungo le strade del centro della città, al fine di poterne ammirare le architetture e le bellezze urbanistiche (prevalentemente barocche), e per avere l’opportunità di fare delle belle foto (il “servizio fotografico” che immortalasse la storica giornata). Ma il freddo e una certa pesantezza degli arti (o qualche incipiente “artrosi senile”) hanno convinto tutti a spostarsi più comodamente in auto.
Il “servizio fotografico” per l’“album dei ricordi” è stato comunque realizzato all’interno del ristorante, dove il gruppo di ex compagni di scuola ha potuto usufruire di una saletta riservata, al centro della quale troneggiava una tavola apparecchiata e imbandita con dovizia di particolari, apposta per loro. All’ora convenuta, un profluvio di antipasti a base di pesce e di frutti di mare (ben otto, o forse più, se sappiamo ancora contare) ha invaso la tavola, mentre cominciava a scorrere nei calici l’ottimo vino bianco fornito dal ristoratore. A seguire, due primi e due secondi (sempre a base di pesce), abbondanti ed uno più buono dell’altro, tanto che molti dei commensali hanno pure fatto il bis. Alcuni hanno manifestato particolare entusiasmo per le varie portate, mentre non si contavano più i brindisi augurali. A concludere il pasto, prima della torta, un sorbetto al limone per rifarsi la bocca.
La Torta dell’Anniversario
Ed è quindi arrivata la Torta dell’Anniversario, dove c’erano iscritte solo due date: 1969 e 2024. La prima è quella dell’anno, il 69, in cui i festeggianti hanno dato il meglio di se stessi affrontando gli esami di Maturità, mentre la seconda, quella attuale, sta ad indicare il tempo trascorso, con tutto quello che è avvenuto in questo “breve” periodo: gli studi, le attività lavorative, i viaggi, la formazione di una famiglia propria e la nascita dei figli (e in qualche caso pure dei nipoti), esperienze molteplici, variegate e interessanti che hanno caratterizzato la vita dei presenti, ma anche quella degli assenti (spiritualmente presenti e vicini).
Il servizio fotografico e la bomboniera
Brindisi, foto (ad arricchire il “servizio fotografico”), auspici d’ogni genere e pure, visto il periodo, auguri di Natale, di buone feste e per il nuovo anno che sta per arrivare. Tutto questo ha caratterizzato la parte conviviale dell’incontro.
Tornando alla similitudine con l’impostazione analoga ad una cerimonia matrimoniale, non è mancata nemmeno la “bomboniera”, idealmente rappresentata dall’ultimo libro pubblicato da Carmelo La Rosa, “La Corda e il Secchio”, di cui egli ha fatto generosamente dono ai suoi ex compagni di liceo.
E così i convenuti Nino De Maria, Carmelo La Rosa, Turi Messina, Turi Musmeci, Pina Patamia, Saro Patanè, Pippo Rapisarda, Angela Spoto, Marisa Toscano e Gianni Tracia si sono infine salutati, lieti di essersi rivisti e con la speranza di rivedersi ancora, sperando che nei prossimi incontri possano essere presenti anche coloro che in questa giornata non hanno potuto partecipare.
Pienamente rispettato pure il “cerimoniale” previsto, con i due momenti principali: il primo, la Messa dell’unione nel nome dell’amicizia di questo gruppo di ex compagni di liceo, ancora salda anche dopo 55 anni; il secondo, il banchetto, che ha ulteriormente sancito l’unione nel nome dell’allegro convivio comunitario. E altresì i due momenti secondari: il “servizio fotografico” per immortalare questa giornata memorabile; e la “bomboniera”, a ricordo tangibile dell’evento.
Prossimo appuntamento per il 60° anniversario
I due artefici e organizzatori dell’incontro, Turi Messina e Nino De Maria, hanno comunque preannunciato – e ribadito al momento finale dei saluti – che il prossimo incontro di rilievo si terrà nella ricorrenza del 60° anniversario, sempre che, come recita un detto siciliano, “ci campamu e voli Diu”. Nulla toglie però che nel frattempo si possano tenere degli incontri informali periodici, per una granita, una pizza, un aperitivo, anche con la partecipazione, volendo, dei propri familiari.
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