In occasione del VI raduno regionale dell’Associazione Nazionale Bersaglieri, Acireale ha avuto la presenza di questo storico corpo militare che ha sfilato per le vie della città, in una tre giorni fitta di impegni e con tante interessanti manifestazioni che si sono associate a questo evento.
Ma facciamo un passo indietro di quasi due secoli e scopriamo qualcosa in più su questo famoso corpo militare, tanto amato dal paese intero. I bersaglieri sono una specialità dell’Arma di fanteria dell’Esercito Italiano. Istituiti con regio brevetto il 18 giugno 1836 da re Carlo Alberto di Savoia, su proposta dell’allora capitano del reggimento delle guardie Alessandro La Marmora. Il corpo era formato da uomini addestrati alla corsa, al tiro con moderni fucili e pronti ad agire per azioni di disturbo contro il nemico. Il generale La Marmora nacque da nobile famiglia, i Ferrero della Marmora, ed insieme ad alcuni suoi fratelli, i senatori Carlo Emanuele e Alberto e il presidente del consiglio del regno di Sardegna e poi del regno d’Italia Alfonso, fu una figura di spicco del nostro Risorgimento. Trovò la morte in Crimea, a causa del colera, ad appena 56 anni. Queste nobili figure, che hanno contribuito alla nostra storia, non possono essere considerate oggetto solo di studio nei programmi scolastici, ma sono storia viva che, anche in occasioni come l’annuale celebrazione del corpo militare da lui fondato, è giusto citare, ricordare e far conoscere alle nuove generazioni.
Piazza Duomo è quindi diventata lo scenario per le celebrazioni ed anche per manifestazioni collaterali come la giornata Telethon, per raccogliere fondi a favore delle malattie rare e genetiche, con l’obiettivo di informare, creando consapevolezza nella cittadinanza acese. La giornata, fitta di appuntamenti, è iniziata con “giochi di ieri per ragazzi di oggi” a cura dell’Agesci (associazione guide e scout cattolici italiani), gruppo Acireale 7, reparto Aliseo, con la collaborazione di genitori volontari, coordinati da Margaret Patanè, responsabile per la Sicilia del gruppo di servizio letteratura giovanile di Roma e Magister del Masci Acireale (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani). I giochi di ieri, sconosciuti alle nuove generazioni, ma ancora vivi nei ricordi di molti di noi, sono stati motivo di scoperta per i piccoli partecipanti; a seguire ci sono state delle esibizioni di varie scuole di danza della città. Nel pomeriggio il dott. Pippo Scudero, che ha pubblicato vari scritti dedicati all’infanzia, ha intrattenuto i piccoli con la lettura di fiabe.
Infine il gran galà Telethon presentato da Katia Lanza con l’esibizione dei Miracle italian Queen Tribute band. Gli organizzatori – nella persona di Carmelo Furnari, responsabile eventi e formazione volontari Telethon Acireale – hanno avuto la possibilità di far conoscere al pubblico la storia di questa storica raccolta benefica, che nasce nel lontano 1966 negli Stati Uniti d’America, grazie al famoso attore Jerry Lewis, padre di un bimbo affetto da distrofia muscolare. Il nome deriva dalla contrazione di “television marathon”. Creata in Italia nel 1990, dall’allora senatrice Susanna Agnelli, in collaborazione con l’Unione italiana lotta alla distrofia muscolare, ha l’obiettivo di raccogliere fondi per finanziare la ricerca delle rare malattie genetiche. Attraverso la formula di un lungo spettacolo televisivo dove, accanto al racconto di storie vere, di chi lotta quotidianamente contro queste terribili e poco conosciute malattie, si danno anche informazioni scientifiche su quella che è la realtà delle cure allo stato attuale. La maratona continua poi con momenti di spettacolo ed intrattenimento che nel corso degli anni ha dato la possibilità di raccogliere ingenti somme di denaro con ottimi risultati raggiunti. Dal 2009, anno della scomparsa della signora Agnelli, la fondazione è presieduta da Luca Cordero di Montezemolo, da lei designato come suo successore alla presidenza Telethon.
Gabriella Puleo