Come ogni anno sono in corso i preparativi per la festa di San Sebastiano e i membri del comitato interno alla Basilica dedicata al Santo hanno dato il via alla raccolta di offerte per i festeggiamenti, ma, come ogni anno, loro non sono gli unici a impegnarsi nella raccolta, sebbene siano gli organizzatori principali della festa. Tra le vie di Acireale tante sono le iniziative volte a reperire fondi in occasione della festa, ma il comitato della Basilica esorta la cittadinanza a non donare a sconosciuti le proprie offerte per i festeggiamenti di San Sebastiano.
Parlando con Alfio Alemanni, portavoce del comitato dei festeggiamenti 2015, apprendiamo che« La questua pro festeggiamenti deve sempre essere autorizzata dalla comunità religiosa e civile, con relativa richiesta inoltrata prima alla curia vescovile ed in seguito al commissariato».
– State facendo qualcosa per risolvere il problema di queste offerte senza autorizzazione?
«Non c’è nessun problema. Vogliamo solo dire agli acesi di stare attenti e non consegnare denaro a gente sconosciuta»
– A che punto siete coi preparativi per la festa dedicata al Santo?
«Per ora il comitato interno alla Basilica si sta riunendo settimanalmente per decidere il da farsi, ma tutto sarà noto alla conferenza stampa che si terrà giorno 20 dicembre»
– Questa festa sacra negli anni sembra essersi sempre più avvicinata a feste a carattere folkloristico; ma in questi ultimi anni ha visto un avvicinamento all’ aspetto sacrale ed originario della festa?
«Negli ultimi anni ho visto meno folklore e più devozione. Molti sono i giovani che fanno il giro penitenziale e si avvicinano alla figura di San Sebastiano, ciò è dovuto a un aumento della devozione verso il Santo. Noi ovviamente puntiamo più sull’aspetto sacro anche se non nego che nello svolgimento dei festeggiamenti è sempre presente il folklore che fa comunque parte della tradizione».
– Tra i cittadini acesi c’è chi pensa che i soldi devoluti con le offerte non autorizzate saranno utilizzati per fare, il giorno della festa, una gara fra quartieri a chi spara i fuochi d’artificio più belli. Lei cosa ne pensa?
«Io penso che in realtà non ci sia una gara tra quartieri; le offerte, da essi raccolte, vengono sicuramente utilizzate per accogliere degnamente il Santo e devo dire che ogni quartiere accoglie in modo singolare e lodevole San Sebastiano, rinnovando le antiche tradizioni. Quello che abbiamo voluto specificare noi membri del comitato interno alla Basilica è che bisogna tenere gli occhi aperti evitando di dare offerte a gente lontana dalla festa e dalla vita della Basilica”.
Ileana Bella