Anche la Fondazione Carnevale di Acireale celebra i 700 anni della morte di Dante Alighieri. Ne abbiamo discusso con il suo presidente, l’avvocato Gaetano Cundari che è in carica da ottobre del 2019.
La Fondazione Carnevale quali eventi ha organizzato per i 700 anni della morte di Dante Alighieri?
Realizziamo ogni anno la cosìddetta “Festa dei fiori”, che si svolge tra fine aprile e primi di Maggio, dedicando ogni volta l’evento ad un personaggio o mito diverso. Quest’anno ci è parso naturale destinarlo al “Sommo Poeta”. Poi c’è stato il connubio con la Consulta della Cultura, che ha ottenuto un riconoscimento e un finanziamento da parte del Ministero dei Beni Culturali. Ci siamo affiancati a loro, e collaborato per arrivare ad una settimana di celebrazioni.
La Fondazione come ha partecipato?
Abbiamo pensato ad una lettura dell’Inferno di Dante, “Acireale legge Dante”.
Senza affidarla, però, a dei professionisti, ma lasciando che i cittadini, ne facessero richiesta.
Così ogni sera un acese – il primo è stato il sindaco Alì – ha interpretato un canto della Divina Commedia. L’ultimo sarà letto ad opera del nostro vescovo Raspanti. Andremo avanti ancora per il mese di aprile fino al 24. Dopo, queste letture saranno montate in un video che verrà consegnato al Comune di Acireale per l’archivio storico. Nel montaggio, dovrebbe esserci, per ogni canto, una breve presentazione del preside Alfonso Sciacca. Sarà un contributo alla manifestazione, un piccolo omaggio della Fondazione Carnevale al mito dantesco.
Molti si chiederanno il nesso tra la Fondazione del Carnevale e Dante
Dante è stato il maestro dell’allegoria ed è proprio questa caratteristica che noi vogliamo sottolineare. Molti dei nostri artigiani, nell’allestimento dei carri di Carnevale si sono serviti proprio della sua allegoria. In molti lavori di cartapesta si sono cimentati nell’allestire scene dell’inferno dantesco.
Quest’anno abbiamo voluto omaggiare questo “fil rouge” tra l’allegoria dantesca ed i carri allegorico grotteschi. A tal proposito, metteremo in mostra, dal 25 aprile, tre lavori di carri in miniatura che hanno per oggetto una scena dantesca. Tre maschere isolate raffiguranti personaggi della Divina Commedia e tre maschere in fiore, anch’esse con soggetti danteschi, tutti costruiti proprio per questo evento.
Saranno posizionati in mostra in vari punti della città, sperando che possano attirare visitatori, covid permettendo.
Intanto si programma nella speranza che la situazione possa migliorare. Del resto la Fondazione, oltre ad un carattere culturale ha anche un carattere di promozione del territorio. Il Carnevale, da sempre, è stato una delle attività principali della città, con un indotto di oltre sette milioni di euro nel territorio.
Altre attività in programma?
Sempre nel periodo primaverile, se sarà possibile, ci saranno altre manifestazioni legate al Carnevale, visto che quest’anno non si sono potute fare in febbraio.
Pensiamo al concorso dei carri in miniatura, sperando di attirare i primi visitatori in città. Stiamo organizzando anche il Carnevale per l’estate, fiduciosi che tutto migliori.
Mariella Di Mauro