Acireale / Appello del parroco della Cattedrale don Mario Fresta per restaurare gli affreschi sovrastanti l’altare maggiore

0
151

Il 25 novembre nella Cattedrale di Acireale è stato festeggiato il quattordicesimo anniversario di sacerdozio del parroco don Mario Fresta, benvoluto dai fedeli che, numerosi, hanno partecipato alla celebrazione della sua Santa Messa pomeridiana, intonando bei canti di musica sacra.
Nella calorosa omelia, don Mario Fresta ha parlato della sua chiamata al sacerdozio da parte di Gesù Cristo, dell’ amore di Dio per i sacerdoti che testimoniano la sua vita, la sua passione di redenzione, la sua invitta resurrezione, realizzando così la sua straordinaria missione di salvezza dell’umanità intera.
In modo particolare, si è soffermato sull’ amore che egli nutre per Gesù, grande Amico dell’anima, lasciando trasparire la sua immensa gioia per aver donato la sua esistenza al divino Redentore. La Comunità parrocchiale, per mano del fedele collaboratore Salvo, gli ha offerto una statuina sacra sottolineando il gesto con un forte applauso.
La giovane e brava suonatrice dell’armonium, Maria Chiara Ardita, ha preso la parola a nome di tutta la comunità parrocchiale per solennizzare il giorno di festa del “caro don Mario”, che con generosità ha corrisposto al grande amore di Dio diventando “sacerdote per sempre”, sulle orme indelebili del serafico “curato d’ Ars”, ovvero San Giovanni Maria Vianney, di cui Maria Chiara  ha citato l’ eccellente parola: “Il sacerdozio è l’amore del cuore di Gesù.  …. Un buon Pastore, un Pastore secondo il cuore di Dio, è il più grande tesoro che il buon Dio possa accordare a una parrocchia, uno dei doni più preziosi della Misericordia divina”.
I parrocchiani hanno espresso la gioia di condividere con il loro parroco questo momento significativo e agli auguri è seguito un caloroso applauso.
Don Mario, nell’occasione, ha lanciato la proposta che venga valorizzato il patrimonio artistico della Cattedrale col restauro urgente degli affreschi settecenteschi sovrastanti l’altare Maggiore, che versano in condizioni di degrado tale da rendere problematica la loro visione.
C’è da  augurarsi che i fedeli corrispondano con generosità a questa iniziativa di don Mario. L’arte riesce ad infondere nel cuore umano grande amore verso Dio.

                                                                                                                    Anna Bella