Acireale Calcio / 1-0 sul campo del Roccella

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Acireale Roccella 1-0

L’Acireale si impone per 1-0 sul campo del Roccella, con gol del solito De Felice nel finale, e interrompe la serie di pareggi, ben tre di fila, contro Castrovillari, Fc Messina e Paternò. Ritrova così una vittoria che mancava dall’11 aprile (1-0 sulla Cittanovese dell’ex Pietro Infantino). Successo prezioso, contro un avversario di buon profilo, giovane, grintoso e determinato, nell’occasione, a giocarsi nel modo migliore l’ultima chance-salvezza. Decisivo, come non di rado è accaduto negli ultimi tempi, un gol di Francesco De Felice. Undicesimo bersaglio personale per il ragazzo napoletano che, ad una decina di minuti dal termine della partita, ha spezzato l’equilibrio tra le due formazioni in campo.

Acireale Calcio / 1-0 sul campo del Roccella

L’1-0 sul Roccella consente all’Acireale di restare in zona play off. Tiene così a distanza il Rotonda, che affronterà domenica prossima in campo esterno, nel recupero della decima giornata. Andrà quindi a giocarsi il quarto posto nello scontro diretto con il lanciatissimo San Luca di Ciccio Cozza nell’ultima di campionato, in programma il 20 giugno all’Aci e Galatea. E se le attese erano diverse (non dimentichiamo il lancio pubblicitario che, l’estate scorsa, ben altre prospettive aveva considerato per i granata), il bilancio della stagione non può certo essere considerato negativo.

Almeno se si tengono in considerazione certe contingenze. Su tutte, l’emergenza pandemica che, di fatto, ha privato la squadra del sostegno dei suoi tifosi. Comunque capaci, sull’onda dell’entusiasmo, di sottoscrivere più di seicento abbonamenti. Ma anche e soprattutto il ridimensionamento, strada facendo, dei programmi iniziali. Previsioni verosimilmente sviluppate su presupposti finanziari (l’apporto dell’imprenditore acese Pappalardo, tra questi) inopinatamente venute meno.

Un bilancio non negativo

La squadra, sebbene ridisegnata in corso d’opera con la rinuncia ad elementi come Bertolo, Bucolo, Rizzo, Rossetti, Souare, Silvestri, Orlando, Ott Vale e Sparacello, ha espresso, specie alla distanza, e dopo l’avvento in panchina di Fabio De Sanzo, doti caratteriali che le hanno consentito di compensare l’innegabile gap tecnico rispetto al profilo iniziale. Pur costretto a mettere nel cassetto i sogni, l’Acireale di De Sanzo si è fatto apprezzare per il piglio battagliero che l’ha sostenuto nei momenti più difficili. O più sfortunati, se volete, come nel caso delle due sconfitte casalinghe con Acr Messina e Gelbison. Ma anche di quella rimediata, ultimamente, a Licata in piena zona Cesarini. Senza dimenticare, soprattutto, la capacità che ha avuto di non farsi condizionare dall’extracampo, vedi conflitto tra il club e l’Associazione Noi Siamo Acireale.

Il cuore della squadra

Ha onorato così fino in fondo la maglia e quei colori granata che rappresentano un valore assoluto per quanti amano l’Acireale. Pur relegato in posizioni di rincalzo rispetto al progetto iniziale (il quarto-quinto posto non può valere il primo sul quale veleggiò, nella prima parte del girone d’andata, l’undici di Pagana), non v’è dubbio che quest’Acireale, che non ha esitato a metterci il cuore quando la tecnica non soccorreva, si stia meritando la stima e l’affetto dei suoi sostenitori. E non mi sorprenderei se, a fine stagione quando, come pare, le tribune dell’impianto di contrada Tupparello ritroveranno voce e colori, gliene dessero riscontro.

Giovanni Lo Faro

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