Acireale calcio / Calciatori e dirigenti della squadra acese in visita al reparto pediatrico dell’ospedale Santa Marta e Santa Venera

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Acireale calcio visita Pediatria dell'ospedale s.marta.e.s.venera

Si vince sul campo e fuori dal campo. Oggi, dopo l’obiettivo in campionato raggiunto domenica, l’Acireale Calcio ha toccato un altro obiettivo stagionale, fuori dal terreno di gioco: l’impegno nel sociale.

In occasione delle imminenti festività pasquali – riporta una nota stampa della squadra acese – fra uova di cioccolato, sorrisi e fotografie, i calciatori, insieme ai presidenti, Giovanni Di Mauro ed Enrico Strano, al direttore generale, Pasquale Leonardo, e ad alcuni membri dello staff e degli altri settori, hanno fatto visita al reparto pediatrico dell’ospedale ‘Santa Marta e Santa Venera’ di Acireale. Hanno incontrato i bambini lì ricoverati e il personale medico. Questo ha voluto sottolineare come sia importante questa presenza alla luce del fatto che in Pediatria, al di là dei reparti di ostetricia, i sorrisi sono davvero importanti.calciatori e dirigenti in pediatria

Un percorso fuori dal campo per l’Acireale calcio

Si tratta di un’altra delle tappe prefissate all’inizio del nostro percorso – ha dichiarato il DG Leonardoe siamo estremamente felici di averla raggiunta. Avevamo detto, mesi fa, quando abbiamo presentato il nostro progetto, che non sarebbe stato soltanto quello legato al campo il nostro obiettivo. Volevamo fare rete con altre realtà cittadine, sportive e non, volevamo impegnarci sul fronte culturale, collaborando con le scuole del territorio. E  volevamo spenderci anche nel sociale. Stiamo riuscendo a fare, pian piano, tutto questo, portando avanti, al contempo, una stagione calcistica di buon livello, in linea con le idee di partenza.

presidenti Strano e Di mauro e dott.ssa Magro
I presidenti Strano e Di Mauro con la dott.ssa Magro

Quello di oggi – ha concluso – è stato uno dei momenti più importanti da quando abbiamo iniziato a lavorare, e rafforza in noi la convinzione che stiamo facendo bene. Vedere sia i bambini che i calciatori felici per l’incontro che hanno avuto significa molto in termini umani, e ci spinge a continuare questo percorso fuori dal campo”.

 

 

 

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