L’Acireale calcio cede (1-2) alla Cavese in dieci e scivola al terzo posto in classifica. In un finale caotico, i granata passano dalla prospettiva di una vittoria esaltante su una delle migliori formazioni del girone ad una sconfitta che li punisce oltre i loro stessi demeriti. Non hanno giocato male gli uomini di De Sanzo. Di sicuro, però, la loro espressione di gioco, specie nella fase d’offesa, non è stata pari alle potenzialità di cui gli si fa credito.
Aquilotti forti e determinati, granata meno incisivi del solito
C’entra la Cavese, certo, forte e determinata assai, ma è anche vero che l’azione della formazione di casa è risultata meno incisiva del solito: rare le conclusioni nello specchio, e quasi sempre imprecise, compresa l’ultima che avrebbe potuto cambiare il corso della partita ovvero la botta a colpo sicuro di Russo, sull’uno pari, clamorosamente fuori bersaglio.
Direzione arbitrale discutibile, troppi falli non rilevati
C’entra l’arbitro? Diciamo che la direzione di Silvera un tantino contraddittoria lo è stata, il fischietto di Valdarno è parso in avvio dirigere …all’inglese, incentivando senza volerlo rudezze che nemmeno il ricorso ai cartellini (tanti gialli, quasi tutti per i granata, e un rosso, a metà secondo tempo, per Altobello, difensore delle Cavese, per doppia ammonizione) ha attenuato. E la partita è stata aspra e dura fino alla fine.
Ospiti, in dieci per metà secondo tempo, premiati da due gol gemelli
Il risultato? Non si può dire che l’Acireale abbia demeritato né che la Cavese abbia fatto sfracelli. Tutt’altro, i due gol che hanno permesso agli aquilotti di violare il Comunale
di Aci Sant’Antonio e di infliggere all’Acireale la seconda sconfitta della stagione sono stati pressoché gemelli: giunti, l’uno e l’altro, in chiusura di tempo, e di rimessa, l’uno e l’altro, con la retroguardia granata fuori tempo sia nella prima (affondo di Caserta e zampata di Palma) sia nella seconda occasione, viziata peraltro da un fallo su De Pace non rilevato dal direttore di gara.
Acireale Calcio / Foga, precipitazione e scarsa attenzione per una sconfitta che brucia
All’attivo dell’Acireale, il pari di Ricciardo, che ha fatto illudere un po’ tutti specie anche perché la Cavese, pochi minuti dopo, si è ritrovata in inferiorità numerica. Foga e, spesso, precipitazione, e un’attenzione non al meglio negli ultimi minuti hanno però creato i presupposti per la sconfitta. Che è rimediabile, ci mancherebbe a metà stagione, ma brucia, eccome!
Giovanni Lo Faro