I pensieri dei bambini sono i più sinceri, nati dal loro cuore e dalla voglia di arrivare con facilità agli altri. Le loro preghiere conoscono la via più veloce per raggiungere Dio. Tante sono arrivate in cielo, oggi, sotto gli occhi felici dei loro artefici, trasportate leggere dai palloncini bianchi.
In piazza Madonna della Pace, ad Acireale, grandi e piccoli della comunità parrocchiale San Michele Arcangelo si sono stretti in preghiera dinnanzi al simulacro della Madonna, che si erge a cielo aperto. È stato il culmine di un percorso di devozione offerto alla Madre di Gesù, iniziato lo scorso giovedì e nell’odierna domenica 29.
Giornate per la pace a San Michele
Gli appuntamenti di aggregazione sono stati diversi nel corso dei quattro giorni. Il corteo in processione, partito dalla chiesa, è giunto in piazza con la guida del parroco padre Marcello Pulvirenti. “Vogliamo la pace!” è stato lo slogan ripetuto in maniera accorata dai fedeli lungo le strade del breve percorso. Sono stati giorni dedicati alla pace, alla ricerca di momenti sereni per la società e per il mondo intero. La guerra, che ha sconvolto la vita del popolo ucraino, ha sensibilizzato la mente ed il cuore di tutti. Si cerca la tregua, la pace, dentro le mura domestiche e fuori, oltre i confini del privato. Se non si ha l’armonia nel proprio intimo non la si può ricercare nei rapporti con gli altri. Lo stato di pace interiore ha il suo riflesso nella società.
Organizzare una mattinata dedita al “buon vivere” civile è stato l’obiettivo della comunità. Ogni bambino ha scritto in un bigliettino la propria preghiera, la propria intenzione, i propri desideri. Ha avvolto tutto in un nastro bianco, nella cui estremità vi era il palloncino dello stesso colore. Pieno di elio, ha assunto leggerezza per librarsi in volo verso Dio.
I pensieri sono stati accompagnati dai canti, guidati dalle note della chitarra suonata dal prete. Canti di lode a Dio per il creato, per tutto quanto di bello circonda l’uomo. Gli sguardi dei piccoli, mentre i loro pensieri scomparivano in alto, esprimevano gioia ed entusiasmo. Una richiesta di pace carica di dolcezza e solidarietà. Essa ha condotto gli animi a predisporsi verso gli altri, ha guidato i piccoli cuori all’attenzione verso i disagi e le problematiche di chi soffre. Un momento di crescita costruttivo.
Rita Messina