La comunità acese si è riunita in un’atmosfera di profonda devozione per celebrare nella Basilica Cattedrale i solenni festeggiamenti in onore di Santa Venera, vergine e martire, patrona della città e della diocesi di Acireale. Le celebrazioni della grande Festa Barocca – illustra una nota dell’Ufficio Comunicazioni sociali della diocesi – hanno visto una partecipazione numerosa di fedeli che inneggiano la figura di santità di Venera importante nella loro vita spirituale e sociale.
La vigilia della festa di Santa Venera 2024
Le celebrazioni sono state aperte con la preghiera dei Solenni Vespri, presieduti dal vescovo della diocesi acese mons. Antonino Raspanti, che ha condiviso una riflessione intensa con l’assemblea. Ha sottolineato come, nella storia della spiritualità cristiana, alcune persone siano state chiamate a dedicarsi interamente al Regno di Dio attraverso la vita verginale, configurandosi strettamente a Gesù.
Così il vescovo Raspanti: “Santa Venera, con il suo amore esclusivo per Cristo, incarna la dedizione al prossimo, dimostrando che l’amore per Dio può avere profondi risvolti sociali. In particolare a prendersi cura degli emarginati, dei moribondi e degli ammalati”.
La vigilia è proseguita con la solenne uscita del venerato busto reliquiario e dello scrigno. A seguire lo sparo dei fuochi d’artificio e l’inizio del giro per le vie della città. La serata si è conclusa con il festoso ingresso del simulacro di Santa Venera e la chiusura della cappella da parte del parroco don Mario Fresta.
Santa Venera, le celebrazioni del giorno della festa – 26 luglio 2024
Il giorno della festa è iniziato con la traslazione del busto reliquiario di Santa Venera dalla Reale Cappella all’altare maggiore. L’accoglienza del Patriarca di Venezia, mons. Francesco Moraglia, e la presenza del Vescovo di Ventimiglia-Sanremo, mons. Antonio Suetta, hanno conferito un ulteriore valore solenne alla celebrazione.
Mons. Moraglia ha presieduto la Santa Messa e nella sua omelia ha sottolineato l’importanza delle festività religiose e della venerazione dei santi. Soprattutto in una società post-cristiana. Ha affermato che i santi rappresentano l’immagine di Cristo e la sua presenza visibile nella Chiesa e nella comunità. Ha inoltre richiamato l’attenzione sull’importanza della conversione personale e della fedeltà alla Chiesa.
Moraglia ha continuato affermando che Santa Venera, con la sua vita di purezza e dono di sè a Dio, è un esempio luminoso di fede autentica e integrità cristiana. “Santa Venera – ha concluso – è un esempio di amore radicale e trasformativo che apre nuovi orizzonti di vita”.
Il solenne pontificale ha visto anche la concelebrazione del Cardinale Paolo Romeo, arcivescovo emerito di Palermo, di mons. Giuseppe Sciacca, presidente dell’Ufficio del lavoro della Sede Apostolica, mons. Salvatore Gristina, arcivescovo emerito di Catania e del vescovo Raspanti.
Presenti il prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi, la Deputazione della Reale Cappella di Santa Venera guidata da Salvo Iannuli ed il Circolo dei devoti.
A Santa Venera il sindaco offre le chiavi della Città
Durante la Santa Messa il sindaco di Acireale, ing. Roberto Barbagallo, ha offerto le chiavi della Città alla Santa Patrona. “E’ un momento che vivo personalmente con particolare emozione e con senso di profonda responsabilità nei confronti della comunità che rappresento. Questa celebrazione non è solo un momento atteso e sentito dai fedeli, ma è anche un momento importante per la nostra storia e la nostra cultura”.
Al termine del solenne pontificale il vescovo Raspanti ha accompagnato il Patriarca mons. Francesco Moraglia ed il vescovo di Ventimiglia-Sanremo mons. Antonio Suetta al Palazzo di Città. Qui ad accoglierli c’era il sindaco di Acireale.
Giro d’onore del simulacro di Santa Venera accompagnato dai Cerei
Il Patriarca ha firmato il Libro d’onore riservato agli ospiti illustri della Città di Acireale. E al vescovo di Ventimiglia-Sanremo è stato donato un ricordo di Acireale. La giornata di festa si è conclusa la sera con l’uscita dei Cerei e del venerato simulacro per il “giro d’onore” al centro città.
La processione liturgica è stata guidata da Raspanti, che in quest’ occasione ha impartito alla Città e alla Diocesi la solenne benedizione.
Le celebrazioni in onore di Santa Venera hanno riaffermato i valori della fede, speranza e carità, portando la comunità a riflettere sull’importanza dell’amore autentico e del Vangelo di Cristo. La partecipazione e il fervore dei fedeli hanno reso questi festeggiamenti un momento di forte coesione spirituale e comunitaria, rinnovando l’impegno verso un vivere cristiano autentico nel mondo contemporaneo.