Acireale / “Quanto può l’intelligenza emotiva”, conferenza della psicologa Rosa Puglisi allo Scientifico “Archimede”

0
106

Nell’aula magna “G.Bianca” del liceo scientifico “Archimede”, il presidente dell’associazione culturale “Archimede”, prof. Mario Pavone, ha presentato al numeroso pubblico la psicologa, psicoterapeuta e consulente Risorse umane dott. Rosa Puglisi, ex alunna dell’Istituto, quale conferenziera della serata sul tema “Intelligenza emotiva – La via per la realizzazione personale”.
La relatrice ha parlato delle teorie comportamentali circa l’accettazione delle emozioni sia positive che negative, sul loro monitoraggio, soffermandosi sulle relative strategie da applicare. Incisiva la citazione di Tolstoj: “Il momento più importante è adesso, perché solo in esso abbiamo potere su noi stessi”. La direzione dei valori per le scelte del comportamento è essenziale: accettare pensieri ed emozioni, connettendoli con i propri valori e di conseguenza traducendoli in azioni efficaci.Rosa Puglisi (726 x 610)corretta

Pertanto l’intelligenza emotiva porta alla realizzazione personale, a vivere una vita ricca, piena e significativa, utilizzando le emozioni come carica per le scelte: si ottiene così la soddisfazione della propria vita.

Rosa Puglisi incita alla sfida della serenità, che sviluppa il coraggio da una parte per risolvere problemi assillanti, dall’altra per accettare quelli irrisolvibili. Soprassiede la saggezza per distinguere gli uni dagli altri.

Segue un vivace dibattito.

Abbiamo chiesto alla dott.ssa Puglisi: l’educazione a gestire le emozioni deve iniziare dall’infanzia. Secondo lei, nella scuola italiana, è una lacuna la mancanza dell’insegnamento della psicologia? Come stimolare il legislatore?

“ Sì, è una lacuna – ci ha risposto -. In realtà, bisogna stimolare i legislatori, mettendo in luce l’importanza della prevenzione, guardando al benessere psicologico e come l’alfabetizzazione emotiva dà la possibilità ai bambini e, via via, ai giovani di conoscere le emozioni e se stessi, mettendoli nella condizione di evitare i disturbi emotivi molto frequenti.”

                                                        Anna Bella

 

Print Friendly, PDF & Email