È stata sottoscritta la convenzione con i sindaci della Diocesi di Acireale e il centro antiviolenza “Il Bucaneve” per il contrasto alla violenza di genere. L’incontro per la firma del protocollo d’intesa si è svolto lo scorso mercoledì 16 marzo alle 10.30 nella sede dell’Archivio Storico diocesano. Presenti i 18 sindaci dei comuni del territorio diocesano con il vescovo mons. Antonino Raspanti, Suor Alfonsina Fileti, presidente della Cooperativa La Roccia, e suor Rosalba La Pegna, referente dell’Associazione Madonna della Tenda. Presente anche Margherita Ferro, in qualità di Consigliera regionale di Parità, e don Orazio Tornabene, direttore della Caritas diocesana.
L’obiettivo della convenzione con i sindaci della Diocesi per il contrasto alla violenza
Il protocollo darà vita ad una più attiva collaborazione tra enti istituzionali e centri laici e religiosi, tutti impegnati in programmi di accoglienza di donne e bambini vittime di violenza domestica. L’obiettivo è quello di fare squadra sviluppando processi di collaborazione a tutto campo. Le amministrazioni, attraverso gli uffici di assistenza sociale, e le associazioni laiche e religiose hanno unito le loro forze. Lodevole il lavoro del centro antiviolenza di Acireale “Il Bucaneve” che vede le religiose impegnate da 30 anni nella gestione dell’associazione “Madonna della Tenda di Cristo”. Un’associazione rivolta a donne e bambini che trovano accoglienza e conforto tra le mura del centro, gestito da suor Alfonsina e suor Rosalba.
Prevenzione, formare ed informare / Scopo della convenzione
Durante l’incontro, suor Rosalba afferma: “Ciò che sta accadendo oggi rappresenta per noi un grande traguardo ma soprattutto un punto di partenza. Di conseguenza è importante fare rete per aiutare donne e bambini che vivono nella difficoltà e nella violenza”. Fare prevenzione, formare ed informare, attivando un osservatorio permanente contro le violenze e la molestia di genere: questo è lo scopo della convenzione con i sindaci per il contrasto alla violenza.
Il ruolo dei sindaci dei 18 comuni
Un ruolo primario perciò viene affidato ai sindaci dei comuni perché saranno proprio loro le sentinelle sul territorio. In secondo luogo la chiesa che farà da soggetto aggregante tra quanti operano nella Diocesi. Il tutto per promuovere una più stretta sinergia e un proficuo dialogo con le amministrazioni comunali. “Sono grato a tutti quelli che hanno lavorato a partire da suor Rosalba con il centro antiviolenza e ringrazio tutte le istituzioni comunali e regionali per aver concesso i permessi necessari e per aver appoggiato questo progetto”, ha dichiarato mons. Raspanti.
Da 27 anni suor Rosalba e suor Alfonsina si occupano di dare un concreto aiuto a tutte le vittime di violenza familiare. Il centro antiviolenza Il Bucaneve, cui abbiamo dedicato un approfondimento, vuole lanciare dunque un messaggio forte, vuole dire “Noi ci siamo” per dare delle risposte concrete ad una società spesso in difficoltà.
Il centro antiviolenza “Il Bucaneve”
Il Bucaneve accoglie quindi donne, straniere e italiane, in cerca di sostegno e aiuto poiché vittime di violenza da parte del partner, dei membri della famiglia o da estranei. Il centro poi offre diversi servizi. Tra questi: l’accoglienza telefonica, i colloqui personali, le consulenze sociali, psicologiche, legali, nonché l’ospitalità. Le donne sono sostenute per tutto il periodo del loro percorso di uscita dalla violenza. Le prestazioni sono peraltro gratuite e garantiscono l’anonimato.
Il compito del CAV è pertanto quello di ridare dignità alle donne che si rivolgono al centro. Il nome scelto “Bucaneve” prende spunto dal fiore che si fa strada per uscire fuori dalla neve. Ciò significa uscire fuori dalle difficoltà per risplendere al sole. Il Centro antiviolenza Bucaneve è sito ad Acireale in via Galatea 224. È possibile contattarlo attraverso l’indirizzo email info@ilbucaneve.org oppure ai numeri telefonici 095/2888230 – 349/1338196. Riceve infine il Lunedì dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 18; dal martedì al venerdì dalle 9 alle 12 e il sabato dalle 10 alle 12.30.
Maria Catena Sorbello