È necessario impegnarsi per ottenere la pace ogni giorno. Questo l’auspicio del Comitato Acireale per la pace, affinché il desiderio si possa concretizzare in una presa di coscienza collettiva e comunitaria. Per questo, infatti, il Comitato si è riunito in un incontro aperto alla cittadinanza, lo scorso 30 gennaio nella Villa Belvedere di Acireale.
“In cammino verso la pace” è quindi un augurio ad incamminarsi verso l’ascolto dell’altro, per un cammino condiviso verso la costruzione di una pace futura.
L’evento, organizzato dal Comitato Acireale per la pace, con il patrocinio della città di Acireale, è stato scandito in quattro tappe. Inizialmente ha visto un momento di cammino collettivo lungo la villa Belvedere di Acireale, in cui l’atto del camminare ha simboleggiato la volontà di allinearsi tutti allo stesso identico passo. Camminare tutti insieme per immergersi in un momento di coinvolgimento fisico che possa portare ad una maggiore vicinanza tra esseri umani.
La prima tappa dell’incontro è stata scandita da momenti di musica e poesia, con le riflessioni di padre Orazio Tornabene. Occasione per costruire e ricercare la pace interiore, educare quindi gli animi alla pace attraverso l’arte.
Cinquantasei conflitti presenti nel mondo
A questo momento iniziale è seguita una riflessione sui conflitti presenti ad oggi nel mondo che sono stimati a 56, con entità più o meno differenti. Da qui, la riflessione: come costruire la pace e come si ricostruisce la pace dopo la guerra?
Due testimonianze sono state fondamentali in questa tappa. Sono intervenuti, infatti, due uomini sopravvissuti al conflitto siriano, arrivati in Sicilia, uno attraverso i corridoi umanitari, mentre l’altro, ha invece compiuto un viaggio in barcone per poter arrivare in Italia. Sebbene siano storie diverse, entrambe hanno dato la possibilità di riflettere su quanto le guerre si insedino nella quotidianità delle vite umane. E hanno dato anche prova della brutalità dei conflitti armati.
Ci si è poi mossi verso l’ambiente e la sua salvaguardia. Alfio Pennisi, membro del Comitato Acireale per la Pace e di Alleanza Verdi e Sinistra, ha fatto riflettere sulla ribellione in corso della natura nei confronti delle guerre che gli esseri umani stanno perpetrando nei suoi confronti. Quali sono le prospettive in un clima di guerra nucleare e di crisi climatica? Quale sarà il futuro del pianeta?
La lettura di poesie ha concluso il cammino condiviso verso la pace
L’incontro si è concluso all’interno dei locali della sala Pinella Musmeci, con la lettura di poesie dal testo “Versi di Pace”, edito da La Voce dell’Jonio. Una raccolta di poesie provenienti da tutta Italia, scritte successivamente allo scoppio del conflitto russo – ucraino nel 2022, da bambini e bambine e da over ottantenni, in italiano ed anche in forma dialettale.
“Il libro – ha spiegato il direttore de La Voce dell’Jonio Giuseppe Vecchio – nasce dalla voglia di provare a dare una risposta alla guerra insediatasi alle porte d’Europa, ormai quasi tre anni fa. La scelta di raccogliere dei componimenti poetici non è stata casuale poiché i poeti sanno interpretare la realtà partendo dalle emozioni”.
Il ricavato dalle vendite del volume andrà devoluto al Comitato Acireale abbraccia la Siria. Ad accompagnare le letture, la musica del maestro Gesuele Sciacca.
“Ci siamo voluti impegnare per fare capire cosa sia la guerra, ha argomentato Giuseppe Tomarchio, membro del Comitato Acireale per la Pace. Non fare la guerra significa impegnarsi in ogni momento”.
“Ogni rete, ogni persona è importante, ognuno porta la sua testimonianza, ogni persona conta e la nostra voglia è quella di coinvolgere più gente possibile, continuando il nostro percorso. Ha così commentato Giovanni Mannino, anch’egli membro del Comitato Acireale per la Pace.
Giulia Bella