Acireale / Dante e Santa Venera protagonisti dell’evento “Vergine Madre”con l’emozionante direzione di monsignor Frisina

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mons.Marco Frisina

Acireale torna ad essere un grande centro di cultura. Anche per una notte, ma a dimostrazione del fatto che non ha perso lo smalto di città in cui arte, musica e letteratura si sono sempre ben mescolate nella cornice di location suggestive ed emozionanti.

Occorre gioco di squadra per puntare in alto. E l’evento culturale-musicale “Vergine Madre”, organizzato insieme dalla Deputazione della Reale Cappella di Santa Venera e dalla Consulta della Cultura, nella Basilica Cattedrale, ha dimostrato che soltanto in questo modo Acireale può tornare ad essere attrattiva e di forte appeal per i visitatori.

L’occasione l’hanno fornita la festa della traslazione delle reliquie di Santa Venera e la ricorrenza del settimo centenario della morte di Dante. Mettendo insieme fede e devozione popolare per la Patrona di Acireale unitamente al ricordo letterario del Sommo Poeta, è stato allestito un evento che è stato qualcosa di più di un concerto e nello stesso tempo una manifestazione culturale diversa dalla solita conferenza.

mons. Frisina
Monsignor Marco Frisina al centro, tra il prof. Saro Faraci e la professoressa Simona Postiglione, presidente della Deputazione della Reale Cappella di Santa Venera

“Vergine Madre”con il tocco magico di monsignor Frisina

Un format nuovo, insomma, in cui la musica è stata filo conduttore della serata condotta dal giornalista e docente universitario Saro Faraci, Presidente della Fondazione Bellini.
Il Coro Lirico Siciliano curato dal maestro Francesco Costa e l’Orchestra e i solisti della Compagnia Lirica Siciliana preparata dal maestro Salvo Miraglia hanno eseguito magistralmente sei brani. Quattro di essi tratti dall’opera “La Divina Commedia – L’Uomo che cerca l’amore” che, su libretto di Gianmario Pagano, mons. Marco Frisina ha interamente musicato nel 2007. E ha portato da allora in concerto in giro per l’Italia, riscuotendo grande successo.

Mons. Frisina
Mons. Frisina mentre dirige

Sabato13 mons. Frisina ha diretto il Coro e l’Orchestra, raccogliendo applausi e una lunga ovazione a conclusione del brano “Vergine Madre” ispirato al canto XXXIII del Paradiso della Divina Commedia.
Il prelato, Cappellano del Papa, compositore e direttore del Coro della Diocesi di Roma da lui stesso fondato nel 1984, è stato l’ospite dell’onore dell’evento. Prima di eseguire ogni aria ne ha spiegato il significato dal punto di vista spirituale e musicale. Mentre al prof. Dario Stazzone, presidente della società Dante Alighieri di Catania, è toccato il compito di introdurre ogni brano dal punto di vista letterario.

Simona Postiglione
Prof.ssa Simona Postiglione

Insieme a loro il dott. Sperello di Serego Alighieri, discendente del Sommo Poeta e rappresentante della XIX generazione della famiglia di Dante, ha fornito una originale lettura astrofisica della Divina Commedia. Ciò a dimostrazione del fatto che l’opera del suo avo è stata non soltanto un capolavoro letterario, ma per quell’epoca anche un’opera dalle molteplici sfaccettature.

“Vergine Madre” e gli altri brani musicati da monsignor Frisina

I brani musicati sono stati “Fiamma Viva”, “l’aria di Francesca”, “l’aria di Pia”, “l’Ora che volge il disìo”, “Vergine Madre”. E, in conclusione, la cantata” Inni di Gloria”, composta dall’indimenticabile don Antonino Maugeri in un testo per l’occasione trascritto dal maestro Salvo Miraglia.

Un evento in grande stile, dunque, arricchito dal contributo e dal saluto del sindaco di Acireale Stefano Alì, del Vescovo mons. Antonino Raspanti e del vicario generale della Diocesi mons. Giovanni Mammino. Presenti l’assessore alla Cultura Fabio Manciagli, il parroco don Mario Fresta, cappellano della Deputazione, insieme a numerose autorità politiche, civili, militari e religiose. Presenti anche il cardinale Paolo Romeo, la deputata regionale Angela Foti e la senatrice Tiziana Drago.

Dante e Santa Venera ispiratori dell’evento

Ad illustrare il doppio significato dell’evento, cioè Dante e Santa Venera, sono stati il presidente della Consulta della Cultura, avvocato Salvo Leotta e la presidente della Deputazione della Reale Cappella di Santa Venera, professoressa Simona Postiglione.

Leotta ha ricordato le altre iniziative che la Consulta con il concorso di numerose associazioni culturali ha allestito per il 2021 nel settecentesimo dalla morte di Dante. La Postiglione, invece, ha illustrato il significato della festa della traslazione delle reliquie della patrona di Acireale. E ha ricordato pure che ottant’anni fa, esattamente il 14 novembre, la città di Acireale venne bombardata durante la seconda guerra mondiale. Di tale evento, seppur nefasto, bisogna fare memoria.figuranti indossano costumi danteschi

Figuranti con i costumi danteschi

La presidente insieme agli altri componenti della Deputazione hanno consegnato ad alcune autorità ed ospiti una realizzazione artistica raffigurante Santa Venera.
Nel corso della serata, durante l’esibizione del Coro e dell’Orchestra, alcuni figuranti rappresentanti Dante, Beatrice e i personaggi della Divina Commedia hanno vestito i magnifici abiti dell’Antica Sartoria del Corteo Storico di San Gregorio di Catania, rendendo ancor più suggestivo l’evento.

Nel pieno rispetto delle norme anti-Covid e con accesso controllato e permesso solo ai possessori di Green Pass, la Cattedrale era gremita. E tantissimi hanno potuto seguire l’evento via streaming grazie alla diretta televisiva dell’emittente Etna Channel presente con la propria troupe esterna di operatori di ripresa.

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