La donna protagonista principale nel melodramma, nell’opera e nell’operetta. Questo il tema del concerto “Ritratti di donne”, che si terrà domenica prossima, 18 marzo, ad Acireale con inizio alle ore 19,30 presso il presepe settecentesco della chiesa della Grotta. Ad esibirsi sarà il “Quinquies Domina Ensemble”: come dice il nome, un complesso tutto al femminile, composto da cinque strumentiste: Simona Postiglione (violino), Alessandra Platania (violino), Valentina Spoto (viola), Caterina Longhitano (violoncello) e Vera Pulvirenti (pianista), a cui si affiancheranno per l’occasione altre due donne, il soprano Rosanna Leonti e il mezzosoprano Maria Motta.
Abbiamo sentito la prof.ssa Vera Pulvirenti: “Il Serra Club di Acireale e la Fidapa, sez. di Acireale, sono i patrocinatori del particolare concerto del gruppo “Quinquies Domina Ensemble”, che avrà come scenario l’artistico Presepe Settecentesco (con i pastori a grandezza naturale) presente all’interno della chiesetta dedicata alla Madonna della Neve, sita lungo la strada che da Acireale scende vero le frazioni a mare. Un evento da non perdere sia per la location unica nel suo genere, sia per le finalità: la valorizzazione e il recupero di questo capolavoro dei maestri-artigiani della cera”.
“In prossimità della ricorrenza dell’8 marzo, festa della donna, su invito dell’apposito locale comitato, proponiamo questo concerto, che si comporrà di due parti. Nella prima, visto il luogo sacro, saranno eseguiti dei brani in omaggio a Maria, la donna più grande della storia. Nella seconda parte, ci sarà un omaggio alle eroine del melodramma, dell’opera e dell’operetta (con brani di Verdi, Donizzetti, Bellini); donne che morivano o si immolavano per amore, le cui figure sono rimaste immortali nella storia, non solo della musica”.
“In questo periodo in cui si svolgono diversi eventi per sensibilizzare l’opinione pubblica contro la violenza sulle donne, attraverso l’esecuzione di brani immortali vogliamo dare risalto alla voce delle donne. Vogliamo mettere in risalto la grandezza, l’eroicità della donna, come è stata raccontata da vari compositori del melodramma, dell’opera e dell’operetta. Una donna che è la protagonista principale e che sempre soccombe o, a volte, si sacrifica per amore, un amore inteso come purificazione. L’evento, quindi, intende evidenziare le doti delle donne che, pur immolandosi e sacrificando la loro vita per amore, sono risultate vincenti, perché la musica le ha rese eroine immortali”.
Guido Leonardi