La scomparsa, l’8 febbraio, di padre Alfio Cantarella d.O., direttore e già preposito dell’Istituto “San Michele” dei PP. Filippini di Acireale, ha destato unanime cordoglio in tutti coloro (e sono tantissimi) che lo hanno conosciuto e ne hanno apprezzato la grande apertura verso i giovani e il rigore di una vita consacrata vissuta intensamente.
Era nato a Milo l’1 giugno 1931 e, concluse le scuole elementari, era entrato nel Collegio San Michele dove è rimasto fino alla fine dei suoi giorni. Infatti, visse tutti i suoi anni di studio e di vita all’interno della Congregazione filippina, nella quale ha assunto nel tempo con grande senso di responsabilità tutti i ruoli che gli furono affidati. Non solo, ma, come convenuto tra i padri, al fine di rispondere alle esigenze dell’insegnamento nelle scuole secondarie di primo e secondo grado attuate nel Collegio, anche padre Cantarella si laureò in Lingue e Letterature Straniere, con specializzazione in lingua francese, che insegnò, una volta abilitatosi, anche nelle scuole pubbliche, dal Liceo Classico di Randazzo al “Gulli e Pennisi” e al Commerciale di Acireale.
Una schiera di ex alunni lo ricordano come figura di riferimento al San Michele assieme al P. Abate, e P. Di Maio, ma la sua impronta l’ha lasciata, quale docente competente che amava gli alunni, anche nelle scuole pubbliche dove ha svolto la sua opera di insegnante di Lingua e Letteratura Francese.
La figura e l’esempio di San Filippo Neri lo avevano appassionato e ha sempre dedicato i suoi giorni a mettere in pratica quella pedagogia e metodologia operativa. Una figura che lo ha ispirato nel suo agire quotidiano, in ciò accomunato a P. Di Maio, scomparso pochi anni fa, è stata quella di un altro illustre filippino, mons. Giovanni Battista Arista, che, come lui, attraversò i vari ruoli all’interno del Collegio per diventare prima vicario generale della Diocesi di Acireale e poi vescovo, dichiarato venerabile e di cui è in corso la causa di beatificazione.
P. Cantarella teneva anche un’attenta documentazione di ogni attività svolta nell’Istituto e curava con impegno costante la pubblicazione del semestrale “In Aevum”, nella quale confluivano gli scritti suoi e di tanti allievi ed ex allievi, oltre al resoconto di tutte le attività nell’immancabile rubrica “Vita dell’Istituto”. In questa importante iniziativa trovava sostegno e collaborazione dell’ex alunno ispettore Rosario Musmeci, presidente dell’associazione degli ex.
Ultimamente la sua salute era malferma e aveva dovuto subire una prima operazione molto impegnativa, aveva sofferto in silenzio anche durante i momenti più difficili della malattia; infatti, nonostante tutto, accoglieva gli altri sempre con il sorriso. Il giorno prima della sua scomparsa aveva conversato per oltre un’ora con i padri filippini Marco Guillen. canadese, e Mauro De Gioia, genovese, delegati della Santa Sede per monitorare l’andamento delle Congregazioni Filippine. Alla fine della mattinata li aveva presentati agli studenti riuniti nell’aula multimediale.
L’indomani, la mattina della scomparsa, era sceso dalla sua stanza, come al solito, per incontrare gli studenti del Liceo Scientifico paritario, sempre nel suo cuore, ma sentiva che le forze lo abbandonavano e gli abbiamo consigliato di rimettersi a letto e riposarsi. Avvertiva che le sue forze lo abbandonavano, ma aveva voluto a qualsiasi costo incontrare i “suoi” ragazzi, come se avesse avuto il presentimento che si avvicinava la fine.
La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile. Sembra quasi che sia finita un’epoca. Certamente si dovrà andare avanti, facendo tesoro della sua testimonianza umana e cristiana, anche se, senza la sua guida, non sarà un compito facile . Addio Padre Cantarella, porti al cospetto di Dio tutte le tue opere meritorie e resterai sempre nei nostri cuori.
Giovanni Vecchio
preside dell’Istituto San Michele