In occasione delle elezioni comunali della città di Acireale che si terrano il 28 e 29 maggio abbiamo incontrato Alfio Pennisi, candidato per la lista Europa Verde. “Prima di essere una lista è un progetto”, premette Alfio Pennisi, la cui lista appoggia il candidato sindaco Francesco Fichera. Un gruppo variegato, a suo dire, composto da persone che hanno in comune il desiderio di contribuire alla un politica cittadina e non solo per modificarla dalle fondamenta.
Questo desiderio è parte di un pensiero, spiega Pennisi, per cui non ci si vuole rassegnare a una realtà in cui le persone non si muovono per un cambiamento. Anzi, accettano giustificazioni di un mancata variazione da certe azioni del passato e del presente caratterizzate da favoritismi. Uno tra gli obiettivi di spicco è la volontà di fare da coagulante sociale sia per costruire una comunità politica che non punti a consensi fondati su particolarismi o logiche di breve termine, né tramite favori dati dalla propria posizione, perpetrando quella che si configurerebbe così come un’ingiustizia sociale.
Acireale / Alfio Pennisi, candidato per la lista Europa Verde
Al centro del progetto “Europa verde” risiede dunque un’idea di città nella quale il verde non è solo accessorio atto a rendere bella la città. Nè una sezione trascurabile, bensì una parte imprescindibile della città. “Non è accettabile l’idea di città fatta di uomo e cemento perché così ci tagliamo fuori dalla biodiversità che ci permette di vivere”, evidenzia.
La volontà portata avanti da Europa verde ad Acireale è quella di riuscire ad attuare un pensiero che risponda alle esigenze vitali senza escludere niente e nessuno. Dal vegetale al bambino, ognuno ha il diritto di convivere nello stesso luogo. Bisogna accogliere tutte le diversità, nel rispetto della natura. Appoggiare Fichera come sindaco, precisa Pennisie, è parte sicuramente di un’idea progressista che, a differenza degli altri, ci spinge verso un progetto di città moderna. “Per questo il nostro gruppo vede in Fichera la persona che può incarnare questo spirito”, afferma Pennisi.
Situazione ambientale Acireale
Per quel che riguarda la situazione ambientale di Acireale, il candidato sottolinea: “per noi gli spazi verdi non possono essere rilegati a spazi pubblici separati, come la villa Belvedere, ma siamo portatori di un’idea della città di Acireale che deve diventare verde per vocazione. Nel senso che vorremmo maturare e seguire la percezione di vivere in un parco. Questo è il nostro obiettivo rispetto a quello che in realtà è il nostro habitat naturale”.
I punti nodali progetto del gruppo sono fondati dunque sull’attenzione agli spazi verdi e alla ricerca e la formazione di nuove figure che si prendano cura della città, una città “si-cura”. “Dovrebbe nascere un patto, una carta del decoro urbano e della cura della città, che diventi quasi una costituzione – spiega Pennisi. Tutti insieme possiamo cominciare a tessere e a riscrivere la storia del territorio: solo avendolo chiaro nascono quei principi che tutti assumono come impegno personale. Per questo il lavoro del gruppo Europa verde è di dare alla politica un compito pedagogico, controcorrente. Quindi un processo di cambiamento e di sensibilizzazione. Un processo che cambia la grammatica della politica. Vorremmo fondare una comunità politica che faccia veramente politica: che si interessi del bene comune della città. Tant’è vero che il nostro progetto andrà avanti a prescindere del risultato delle elezioni”.
Acireale / Alfio Pennisi, candidato per la lista Europa Verde
“Europa verde” è un circolo/partito che ad Acireale molti hanno sposato, secondo Pennisi, come strumento e non come fine. “L’obiettivo è dunque costruire un progetto più ampio: una comunità politica che abbia come caratteristica forti spinte ideali. Quest’ultime servono per modificare la realtà, qualcosa di nuovo per Acireale e per farlo bisogna stare insieme. Siamo convinti che, mettendo in relazione tutte le nostre diversità, queste possano diventare un plusvalore, qualcosa di nuovo e di inaspettato.
Il singolo cittadino che appartiene a questa comunità dovrebbe farsi un’unica domanda: la mia azione può provocare dolore all’altro? Può produrre negatività? Tutto quello che facciamo ha un processo di causa ed effetto, quindi si deve produrre bene e progresso. Se noi riusciremo a rispondere onestamente a questa domanda, state certi che vivremo in un mondo totalmente diverso”.
Aurora Zappalà e Paola Fichera