Il 24 febbraio 2024 ricorreva l’anniversario dell’invasione russa in Ucraina ed il Coordinamento Acireale per la Pace, insieme alla diocesi di Acireale, con il patrocinio del Comune di Acireale, ha organizzato un momento dei raccoglimento in Piazza Duomo, con un flash mob che ricordasse le vittime della guerra in Ucraina, ma anche tutte le vittime delle guerre nel mondo.
“Due minuti di silenzio come i due anni di guerra che hanno attanagliato l’Ucraina e l’Europa, per svegliare le coscienze un po’ assopite in un sabato di febbraio”.
Argomenta così don Orazio Tornabene durante il momento di silenzio delle 20:22, evocante il 2022, anno dello scoppio della guerra, e durato due minuti, come i due anni trascorsi.
Flashmob, due minuti di silenzio per ricordare i due anni di guerra in Ucraina
Dopo lo spegnimento dell’illuminazione della Piazza, i cittadini si sono radunati al centro con candele accese, formando il simbolo della pace, che ha raccolto i partecipanti nel momento di silenzio. Durante la serata è stato distribuito anche un questionario in cui sono state raccolte le impressioni della cittadinanza sull’andamento delle guerre e sulle loro possibili risoluzioni.
Chiediamo a Giuseppe Tomarchio, membro del Coordinamento, quali siano state le motivazioni che hanno spinto l’organizzazione di quest’iniziativa.
Già due anni fa, allo scoppio del conflitto russo ucraino, abbiamo sentito la necessità di organizzarci come Coordinamento perchè crediamo che la vicenda della guerra ci riguardi tutti. La spinta di oggi, dopo due anni di guerra, è quella di sensibilizzare sempre più l’opinione pubblica.
Quali sono le vostre preoccupazioni per le generazioni future ?
La preoccupazione più grande è quella della crescente militarizzazione. Ci sono sempre più territori militarizzati e credo che le crisi, non solo quella ucraina, ma anche quella in Medio Oriente e quella del Mar Rosso, debbano risolversi con il dialogo. È necessaria la mediazione in parlamento per raggiungere un cessate il fuoco. I media, che non fanno informazione libera, specie quelli che sono al servizio dei potenti, giocano purtroppo un ruolo importante nella disinformazione e nell’acquisizione di una visione distorta dei conflitti in corso nel mondo. La pratica della non violenza è un’alternativa alla guerra e può riuscire a difendere la giustizia, l’ autodeterminazione di un popolo, la libertà e la pace.
Flashmob per la guerra in Ucraina, importante lavorare insieme per la pace
Aggiunge Mariagrazia Pennisi, anche lei membro del Coordinamento: per la città è stato un momento di appartenenza ad una cultura di pace e vicinanza tra persone e popoli. Serve il rispetto tra i vari interlocutori per procedere con un avanzamento culturale che dia ascolto a tutti i partecipanti coinvolti nei conflitti. A nulla serve uccidere.
Pippo Scudero, rappresentante del Coordinamento, commenta l’evento ricordando come sia importante lavorare per la pace, partendo dalle piccole cose. Mentre don Orazio Tornabene aggiunge: “sono contento della riposta della città, sono anche contento di avere acceso la fiamma dell’aggregazione”.
Il Coordinamento Acireale per la pace è composto sia da privati cittadini che da associazioni, il cui scopo è quello di sviluppare e promuovere una cultura della moralità.
Giulia Bella