L’annuale celebrazione della Giornata Diocesana di Preghiera Pro-Beatificazione del mio predecessore, il venerabile mons. Giovanni Battista Arista, della Congregazione dell’Oratorio, fa vibrare di gioia i nostri cuori, perché riconosciamo un figlio della nostra terra che si adoperò quotidianamente per il risveglio della coscienza cristiana del popolo. Allo stesso tempo è per noi occasione di riflettere sul significato di quella santità, che costituisce la misura alta della vita cristiana.
La lettura degli scritti e soprattutto delle Lettere Pastorali a tema eucaristico, indirizzate alla Comunità diocesana negli anni 1911-1914, tratteggia la fisionomia del vescovo Arista: chino dinanzi al tabernacolo e trepidante per ogni uomo della Diocesi, egli guarda l’ostia, tenendo in mano la Sacra Scrittura che ne illumina il mistero della fede; afferma la reale presenza e l’adora; si addentra ancor più intimamente nel mistero, guarda l’ostia e crede convinto. Dalle semplici ma significative parole apprendiamo l’essere in Cristo del nostro testimone. Come non ricordare quanto Papa Francesco ha recentemente comunicato ai Catechisti, esortandoli a stare alla presenza del Signore e a lasciarsi guardare da Lui: «Ma come si fa? “Guardi il Tabernacolo e ti lasci guardare … è semplice!” …È un po’ noioso, mi addormento… “Addormentati, addormentati! Lui ti guarderà lo stesso, Lui ti guarderà lo stesso”».
Nell’auspicare che questa giornata di preghiera sia per la Diocesi occasione proficua per crescere nella vita interiore, sprono i Sodali dell’Oratorio e i laici che seguono la scia di san FIlippo Neri a generare vita secondo lo Spirito, crescendo nell’imitazione delle virtù che hanno animato il venerabile Arista. Questi, seppur distante un secolo da noi, è capace di parlare di Dio all’uomo postmoderno, che in modo diretto o indiretto, continua a domandare salvezza.
Preghiamo intensamente perché presto il Venerabile Arista possa essere proclamato beato!
+ ANTONINO RASPANTI