Acireale, i vescovi di ieri

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Dalla istituzione della diocesi di Acireale, avvenuta nel 1844, dieci vescovi si sono finora succeduti sulla “Cattedra dell’Annunziata”.

Il 1°, il giovanissimo (appena trentatreenne) agrigentino Gerlando Maria Genuardi (1872-1907) portò il suo entusiasmo giovanile nella neonata diocesi, elevandola a livelli di spiritualità ragguardevoli.

 Dopo di lui arrivò mons. Giovanni Battista Arista (1907-1920), palermitano, già suo ausiliare. Fu un vescovo profondamente ascetico morto in odore di santità, di cui è in corso la causa di beatificazione, che lo ha già portato al riconoscimento di Venerabile.

  Il 3° vescovo fu mons. Salvatore Bella (1921-1922), originario di Acicatena ma proveniente da Foggia, che nel suo breve episcopato (appena 11 mesi) riorganizzò la diocesi, istituendo, con un unico decreto del  19 dicembre 1921, ben 42 parrocchie.

 Il 4° vescovo, il marchigiano Fernando Cento (1922-1926), anche lui giovanissimo, lasciò Acireale dopo soli quattro anni. Creato cardinale nel 1958, divenne penitenziere maggiore del Sacro Collegio.

  Gli succedette mons. Evasio Colli (1928-1932), piemontese, che fu definito “l’uomo della Provvidenza” per la sua franchezza e la sua tenerezza, manifestatasi soprattutto nel 1928, in occasione della colata lavica dell’Etna che distrusse Mascali.

Mons. Salvatore Russo, catanese, è stato vescovo per ben 32 anni, dal 1932 al 1964, ed è l’unico le cui spoglie riposano in Cattedrale. Uomo di profonda cultura e spiritualità, è stato il vescovo che ha vissuto ad Acireale i difficili anni della 2^ guerra mondiale e del dopoguerra.

 Il 7° vescovo, mons. Pasquale Bacile (1964-1979), originario di Bisacquino e già ausiliare di mons. Russo, è stato il vescovo che ha guidato in diocesi il percorso post-conciliare. Ebbe due ausiliari (mons. Ignazio Cannavò e mons. Giuseppe Costanzo, divenuti successivamente arcivescovi rispettivamente di Messina e Siracusa) e lasciò l’episcopato per motivi di salute.

Mons. Giuseppe Malandrino (1979-1998), 8° vescovo originario di Pachino (diocesi di Noto) è stato ordinato sacerdote dal vescovo acese Angelo Calabretta. Persona dinamicissima  e costantemente ispirata dalla Parola di Dio (“Dei verbum audiens” è il suo motto), ha lasciato Acireale per rientrare nella sua Noto.

Mons. Salvatore Gristina (1999-2002), 9° vescovo proveniente da Palermo (nativo di Sciara) dove è stato ausiliare per sette anni, è attualmente arcivescovo di Catania. E’ stato il vescovo del grande Giubileo del 2000, vissuto in diocesi con grande partecipazione.

 Mons. Pio Vittorio Vigo, 10° vescovo ancora in carica, l’unico acese, che ha lasciato la diocesi nel 1981 da vicario generale perché nominato ausiliare di Catania. E’ stato successivamente vescovo di Nicosia e arcivescovo di Monreale, da dove nel 2002 è rientrato nella sua natìa Acireale.

 Mons. Antonino Raspanti, originario di Alcamo, sarà l’11° vescovo, e sarà il primo vescovo che sarà consacrato ad Acireale contestualmente alla presa di possesso canonico. Infatti (a parte gli ausiliari Cannavò e Costanzo), gli unici vescovi ordinati in precedenza ad Acireale sono stati mons. Bella (nominato a Foggia) e lo stesso mons. Vigo (nominato ausiliare a Catania).

Nino De Maria

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