Acireale / Il 13 gennaio sarà ricordato Rino Nicolosi, Presidente della Regione Siciliana negli anni ’80, che sapeva coniugare cultura e politica

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Mercoledì 13 gennaio l’associazione degli ex alunni del Liceo classico “Gulli e Pennisi” di Acireale, presieduta dal prof. Alfonso Sciacca, ha organizzato un incontro dedicato all’”ex alunno” Rino Nicolosi. L’incontro si terrà alle ore 18 nella sala conferenze dell’“Angolo di Paradiso”, presso la villa Belvedere. È previsto l’intervento degli onorevoli Salvo Andò e Giovanni Burtone e del Sindaco di Acireale, ing. Roberto Barbagallo.

Rino Nicolosi
Rino Nicolosi

“Ne sentiamo il bisogno, a 19 anni dalla sua prematura dipartita – dichiara Alfonso Sciacca, presidente dell’Associazione “Alumni” – Abbiamo fatto politica con lui, per tanti anni, in un’Acireale assai diversa da quella attuale, incline a considerare la politica un’attività seria e indispensabile per la crescita e lo sviluppo.” E continua: “Era bello fare politica allora, ad Acireale e con Rino. Ne parleremo, noi ex alunni del ‘Gulli e Pennisi’, perché egli è stato un alunno del Liceo; ed ha assimilato da questa scuola, una scuola di uomini, non tanto un sapere caduco ed effimero, ma il sapere duro che non si sperde mai pur fra i mille frangenti della vita.”

Rino Nicolosi è scomparso infatti il 30 novembre 1998, a soli 56 anni. Laureato in chimica industriale e dirigente sindacale della Cisl, nel 1970 venne eletto per la prima volta consigliere comunale nelle liste della Democrazia Cristiana. Tutti quelli della mia generazione ricordano ancora l’entusiasmo con cui venne sostenuto dai giovani durante la campagna elettorale, tanto da suscitare la gelosia di altri giovani candidati (anche dello stesso partito) che non furono supportati con lo stesso calore. Militava nella corrente democristiana “Nuova Sinistra”, che faceva capo all’on. Fiorentino Sullo, quello che da ministro della Pubblica Istruzione nel 1968 aveva modificato gli esami di maturità liberando tanti studenti dall’incubo di un esame in cui si dovevano sostenere quattro o cinque prove scritte e presentare agli orali i programmi di tutte le materie dell’ultimo anno con l’aggiunta di alcuni riferimenti del terzo e quarto anno di studi; questa prova (pesantissima per gli studenti) era stata sostituita con un esame ridotto a due prove scritte e un colloquio orale su due materie scelte in una rosa di quattro.

Nel 1976 Nicolosi venne eletto per la prima volta deputato all’Assemblea Regionale Siciliana, dove sarà riconfermato anche nelle tre legislature successive; nel 1981 divenne assessore regionale all’Industria e dal 1982 al 1985 assessore al Lavoro. Il 1° febbraio 1985 venne eletto Presidente della Regione Siciliana, mantenendo tale carica per circa sei anni. Nel 1992 fu eletto deputato nazionale nell’XI legislatura che si chiuse anticipatamente il 14 aprile 1994. Dopo di che cominciò per lui la fase del declino, sia sul piano giudiziario (perché venne coinvolto nello scandalo di Tangentopoli), sia sul piano della salute. Nel 1994 aveva aderito al Partito Popolare Italiano (dopo lo scioglimento della DC) e nel 1994 fallì il suo ultimo tentativo di rientrare in Parlamento, candidandosi al Senato con la lista locale “Sicilia Futura”.

Alla sua morte, il 30 novembre 1998, grande fu il compianto nella sua città e in tutti gli ambienti in cui era conosciuto. Negli ultimi anni della sua vita, la sua figura è stata controversa, e tale è rimasta anche dopo la sua morte: a fronte degli amici che gli sono rimasti fedeli e che hanno continuato a stimarlo, tanti sono stati – e sono – i critici ed i detrattori, come dimostra anche il fatto che sono andati a vuoto tutti i tentativi di intitolargli una strada o una piazza, oppure lo stadio comunale di Tupparello.

L'imponente edificio del Collegio Pennisi, sede della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione
L’imponente edificio del Collegio Pennisi, sede della Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione di Acireale

L’opera più significativa che egli fece per la nostra città è senza dubbio quella Scuola della Pubblica Amministrazione che, ubicata nei locali dell’ex Collegio Pennisi, doveva diventare un centro di cultura e di alta formazione tale da riscattare non solo Acireale, ma tutta la Sicilia, facendola diventare centro di riferimento per tutto il Mediterraneo. Ma venuta meno la sua figura politica, il progetto venne realizzato solo parzialmente: la Scuola non riuscì ad avere l’espansione prevista, restando sempre sede distaccata di Caserta, fino alla dismissione di qualche mese fa.

“Per questo mi piaceva quest’uomo e questo politico – dice ancora il presidente dell’Associazione degli ex alunni del “Gulli e Pennisi”, prof. Alfonso Sciacca – : perché era convinto che la politica è prima di tutto cultura; e che la cultura è sterile esibizione di se stessa, quando non va a finire, inevitabilmente e con diverse forme, nell’impegno politico. Lo ricorderemo senza strombettature. Con semplicità.”

Nino De Maria

 

 

 

 

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