Acireale / Il barone Agostino Pennisi di Floristella e le “sue” Terme da rilanciare

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Nella sala congressi dell’hotel Santa Tecla Palace di Acireale,  si è svolto il convegno “Agostino Pennisi di Floristella, imprenditore illuminato” promosso dal FAI di Catania e da varie associazioni presenti nel territorio. L’illustre acese, nato il 17 luglio 1832, apparteneva alla nobile famiglia dei Pennisi, baroni di Floristella, proprietari di vasti latifondi in Sicilia.
Ad aprire il convegno la professoressa Antonella Mandalà capodelegazione del FAI di Catania. Oltre a ricordare il nobile acese, il convegno è stato l’occasione per parlare di termalismo e della dolorosa e difficile situazione delle terme di Acireale. Tutti gli intervenuti  hanno dato un quadro della attuale situazione e si spera che occasioni come questa, oltre ad informare la cittadinanza, possano servire da sprone per velocizzare l’uscita da una condizione di stallo appesantita da burocrazia e problematiche varie.
Il sindaco di Acireale ingegnere Stefano Alì ha aperto il convegno con il suo saluto mostrando vivo interesse per gli interventi  degli illustri relatori sia a livello storico che tecnico. Doverosa la presenza della famiglia del barone che è stata rappresentata dall’ingegnere Agostino Pennisi di Floristella che ha posto l’accento sull’importanza del rilancio del termalismo acese che, oltre a rappresentare un glorioso passato, deve servire da  traino economico e turistico per il presente e per gli anni a venire. Le terme oggi non devono essere solo un luogo di cura ma anche un luogo di benessere legato anche alle bellezze del luogo. Dunque non solo stabilimento termale, ma strutture ricettive moderne e all’avanguardia per un mercato concorrenziale.
 Gli interventi storici hanno avuto due illustri relatori, il dottore Saro Bella che si è soffermato sulla famiglia Pennisi  di Floristella nell’Acireale dell’ottocento  e la dottoressa Gemma Cutrufello che ha relazionato su “Cosa furono le terme di Santa Venera del Barone di Floristella”.
Nel 1873 l’inaugurazione degli stabilimenti dedicati a Santa Venera. L’edificio fu costruito in stile neoclassico con rigoglioso giardino all’inglese progettato dall’architetto fiorentino Mariano Falcini; suo anche il progetto dello splendido palazzo in piazza Lionardo Vigo nel cuore della città . Nello stesso anno venne inaugurato il lussuoso Grand Hotel de Bains che ospitò personaggi illustri come il re Umberto I di Savoia e la regina Margherita. Il compositore Richard Wagner, Federico II granduca ereditario del Baden. Il barone nel 1871 contattò il chimico Orazio Silvestri che dopo 10  mesi diede i risultati delle sue ricerche con le caratteristiche delle acque sulfuree e salsobromoiodiche, particolarmente adatte a curare malattie osteoarticolari, dermatologiche e reumatiche.
Conclusa la prima parte del convegno, la professoressa Mandalà ha aperto la seconda parte dedicata alle attuali problematiche delle terme, dando la parola al dottore Francesco Petralia presidente del collegio dei commissari liquidatori e al dottore Rino Piscitello, intervenuto in rappresentanza dell’assessore all’Economia della Regione siciliana dottore Gaetano Armao, vicepresidente regionale. Un quadro sconfortante, 15 milioni di debiti, un mutuo mai estinto e adesso passato da Unicredit al  fondo internazionale Cerberus, con sede a New York, oggi principale creditore delle Terme di  Acireale Spa. Si prospetta la possibilità di interrompere la procedura esecutiva che vede all’asta l’ex albergo Excelsior Palace con il complesso polifunzionale. Ma non si deve dimenticare che ci sono altri creditori oltre all’attuale Cerberus e altri debiti che intanto si sono accumulati. Fondamentale che la Regione dia i fondi per poter accendere un altro mutuo. Chiusa questa difficile fase si potrebbe passare alla privatizzazione con la redazione di un bando di gara. La strada dunque si presenta in salita, ma non bisogna disperare e  gli acesi sono fiduciosi che le terme  potranno nuovamente funzionare.
Alla fine delle relazioni i presidenti dei maggiori club service che hanno partecipato alla realizzazione del convegno hanno dato il loro personale contributo con un saluto. Presente anche l’onorevole Angela Foti, che ha sottolineato l’importanza di accertare le responsabilità pregresse, di vigilare ed avere voce in capitolo come Comune di Acireale al futuro bando.
Ha concluso il convegno il sindaco Alì che ha dichiarato di avere inoltrato alla Regione siciliana la richiesta di riapertura del Parco delle terme, in passato aperto grazie all’impegno dell’associazione Costarelli. Il suo presidente avvocato Mario Di Prima, presente al convegno,  ha ricordato l’apertura del parco nel 2016 per alcuni mesi durante i fine settimana e poi inaspettatamente chiuso per volere della Regione siciliana. Se il parco potrà tornare fruibile, ad occuparsi della sua manutenzione durante le more per la risoluzione del caso sarà la SOGIP, la partecipata del comune di Acireale, ricevendo in cambio la possibilità di sfruttare un pozzo dismesso sito a Santa Caterina.
Si spera dunque che di tutto quello che il barone Agostino Pennisi di Floristella ha fatto e ha lasciato alla nostra amata città non resti solamente il ricordo.

Gabriella Puleo