Acireale / Il commissario Scalia incontra i giornalisti: non si sa se si vota a giugno

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Non si sa quando Acireale andrà alle elezioni amministrative. Alla domanda su quando si voterà, che ricorre maggiormente tra la gente dalle dimissioni del sindaco e, quindi, dalla decadenza della Giunta, e riproposta stamani in conferenza stampa dai giornalisti, il commissario dott. Rosario Scalia non ha potuto rispondere con una data certa.
E ha spiegato perché: la legge prevede che si vada alle urne nella prima tornata utile di elezioni per ridare al Comune gli organi amministrativi democratici, ma necessitano i tempi tecnici. E, comunque, questo è compito dell’assessorato agli Enti locali. “Di certo – ha ricordato il dott. Scalia che, con il buonsenso che gli è proprio si è dato un compito che si esaurirà tra tre mesi e un anno – il mio mandato cesserà quando verrà proclamato il nuovo sindaco”.
Nell’incontro con i giornalisti, tenuto nella sala Giunta del Palazzo di città, il commissario, insediatosi ieri in Municipio, ha ricordato la sua attività di una vita in magistratura, culminata come procuratore generale della Repubblica, e ha confessato di essere “grato e non grato” al presidente della Regione, Nello Musumeci”, che gli ha chiesto di reggere le sorti del Comune acese. “Grato per la fiducia – ha sottolineato -, non grato per l’onere che mi trovo a sostenere”. Comunque, il commissario, che ha ricordato di essersi occupato, per gran parte della propria attività, di “patologia della pubblica amministrazione”, ha dichiarato di avere trovato il Consiglio comunale collaborativo e il personale disponibile al dialogo e all’impegno, oltre che tanta gente comune che, manifestandogli appoggio e solidarietà, gli fornisce proposte e idee utili per la città. E ha rivelato che l’accettazione dell’incarico è figlia anche dell’adesione all’invito che il presidente della Regione stesso lanciò all’atto del suo insediamento a Palazzo d’Orleans quando disse che “Tutti, ciascuno per la propria parte, dobbiamo impegnarci mettendoci la faccia a lavorare per rilanciare la Sicilia”.
Tra le prime idee da mettere in pratica, il commissario ha rivelato quella della costituzione di una sorta di “Consiglio privato”, formato da esponenti della cosiddetta “Società civile” disponibili ad affiancarlo nel suo non facile compito.
Già nei primi incontri, informali e formali, il dott. Scalia si è fatta una idea dei grandi problemi che attraversa la città, a cominciare dalla funzionalità degli uffici, e ha parlato di inadeguatezza del personale, non tanto riferita ai singoli, anche se ha riconosciuto la necessità di veri e propri corsi formativi, quanto per l’assenza di tante figure apicali. “Nella riunione tenuta con  i funzionari municipali – ha affermato – è emerso uno spaccato preoccupante”, composto, tra l’altro, di debiti fuori bilancio e contenziosi vecchi anche di 20 anni. Per quanto riguarda la grave carenza di personale il problema si deve affrontare subito e il commissario è disposto anche ad approntare i relativi concorsi o ad accogliere funzionari provenienti da altri enti per coprire i posti apicali mancanti. Comunque, il dott. Scalia si è augurato che la voce popolare che definisce il personale “stanco, disincentivato e latitante” non sia rispondente al vero e, comunque, da modificare.
Il dott. Scalia ha anche ricordato come non possa impegnarsi in progetti di lunga durata, mentre, tra i problemi urgenti da affrontare, ha ricordato quelli della Ztl (Zona a traffico limitato), con le implicazioni della durata oraria e delle zone più o meno sacrificate, della Villa Vittorio Emanuele III, comunemente chiamata “Belvedere”. Che rappresenta “un problema complesso ed è caricata di un contenzioso recente”.>
Per gli eventi e le attività già decisi non ci sono problemi, ha assicurato il commissario, soprattutto per ciò che riguarda la fruizione di beni pubblici. Così, in vista della stagione calda, la realizzazione dei solarium, la Festa dei fiori, il Carnevale estivo “tutto sarà portato a compimento”. Mentre ha dichiarato apertamente di non potere mettere mano a un caso annoso come quello delle Terme proprio perché di lungo, forse troppo lungo, respiro.
Atteggiamenti positivi e dichiarazioni di disponibilità e collaborazione il commissario ha rivelato di avere raccolto tra i consiglieri comunali, alcuni dei quali avevano anche annunciato le dimissioni, forse anche rientrate.
Infine, il dott. Scalia affermato di aspettarsi dalla stampa “proposte e input positivi”, ricordando di conoscere abbastanza la realtà acese ma di non essere nativo della città, e di essere disponibile anche a incontri periodici prefissati con i giornalisti sui grandi e piccoli temi dell’amministrazione della città.

                                                                                                                                                        Dir

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