Sostenere ed incrementare progetti di investimento produttivo delle piccole e medie imprese del territorio. Incentivare e sostenere l’accesso delle microimprese al trasferimento tecnologico tramite la realizzazione di progetti di innovazione, ricerca e sviluppo. Sono queste le finalità del progetto Men, acronimo di Excellent Mediterranean Net, finanziato con fondi europei.
Si tratta di un progetto transfrontaliero tra Sicilia e Malta che vede capofila il comune di Acireale. E’ coordinato, in termini progettuali e coordinativi, dal Gal Terre di Aci.
Le ricadute positive della tecno-rivoluzione , considerando l’andamento favorevole degli indicatori utilizzati, sono state ampiamente dimostrate durante la due giorni del progetto. Il 14 settembre nello spazio convegni dell’ Angolo Paradiso della Villa Belvedere e il 15 settembre con la cerimonia inaugurativa del Living Lab di Acireale, nuovo hub dedicato all’ innovazione e allo sviluppo.
Living Lab delle Aci in connessione con le realtà aziendali
Strumenti informatici e contenuti digitali rappresentano un ausilio alla realizzazione di progetti nati da un’ accurata analisi dei bisogni delle aziende e delle persone. La digitalizzazione aziendale diviene in tal modo un processo di integrazione nel settore occupazionale che tende a rendere più dinamici gli scambi tra settori economici, didattici e sociali.
Un unico ambito e tanti servizi che consentono di soddisfare un ampio ventaglio di esigenze organizzative e produttive tramite modelli di sviluppo che connettono l’hub alle varie realtà aziendali. Impresa, lavoro e risorsa umana in un momento storico in cui alla crisi economica corrisponde una crisi sociale sempre più di natura antropologica, l’utilizzo di strumenti innovativi deve accompagnarsi ad altrettanti progetti d’avanguardia. Il Living Lab potrà supportare con la sua tecnologia tali progetti.
Il Living Lab delle Aci disporrà di una innovativa stampante in 3D
Si potrà usufruire di un nuovo strumento tecnologico capace di acquisire dati dettagliati partendo da un modello digitale e realizzare oggetti tridimensionali complessi. Offrendo così grandi potenziali di impiego in svariati settori.
Si tratta della stampante 3D progettata e prodotta dall’ azienda italiana WASP(World’s Advanced Saving Project). I vantaggi e le applicazioni e gli ambiti di utilizzo sono innumerevoli. Difatti lo strumento in dotazione al Living Lab, realizza dal modello digitale, prototipi con svariati materiali rivoluzionando i processi produttivi industriali in ambito medicale, educativo, artigianale, designer, meccanica e tanto altro.
Il progetto, inoltre, prevede laboratori di innovazione sociale e laboratori di Archeologia, “Arti di Strada”, Arte e Pittura, tesi alla valorizzazione del patrimonio culturale delle Aci. E crea così condizioni favorevoli di impronta sociale per l’ambiente e le persone in contesti di formazione in ambito occupazionale.
L’ente ha visto, durante la giornata inaugurale all’ interno della nuova sede, sita in via Giovanni Nepomuceno n. 8, la visita istituzionale dell’ assessore regionale alle Attività produttive Edmondo Tamajo, e del dirigente generale dello stesso assessorato, Carmelo Frittitta.
Presente il deputato regionale acese Nicola D’Agostino, mentre per la Diocesi è intervenuto don Orazio Tornabene, direttore dell’ufficio per la Pastorale del lavoro. Sono intervenuti anche il sindaco di Acireale Roberto Barbagallo e il presidente del consiglio comunale Michele Greco.
Living Lab delle Aci: le dichiarazioni
“ L’idea originaria del progetto nasce circa quattro anni fa, durante la pandemia da covid19, quando ho avuto questa felice intuizione. Ovvero la necessità per il territorio di migliorare le proprie infrastrutture tecnologiche. Il caso ha voluto che si presentasse quest’ opportunità all’ interno del Living Lab, che è stata accolta, accettata e implementata con entusiasmo. Unico limite di questo strumento è l’immaginazione”. Questa la dichiarazione di Rosario Consoli, segretario dell’ Associazione Artigiani Acesi e presidente provinciale di FenImprese Catania.
Don Orazio Tornabene, direttore dell’ufficio Pastorale del lavoro, ha così commentato: “Il progetto del living Lab è assimilabile a un progetto più grande. Una crisi sociale nasce dalla mancanza di opportunità lavorative. Assistiamo ad un fenomeno di spopolamento: molti giovani lasciano la Sicilia, carente per cercare opportunità migliori altrove. Questo progetto offre l’opportunità di formare giovani che lavorino nel territorio, facendo un uso virtuoso delle innovazioni tecnologiche al fine di fermare un processo di impoverimento sociale. Il lavoro aiuta a progettare una società migliore e là dove c’è l’uomo vi è la presenza della Chiesa”.
“ Lanciamo un messaggio a chi vuole vivere la città in una logica produttiva all’ interno di uno spazio che offre ai giovani esperienze culturali e formative. Le attrezzature che ci sono state finanziate consentono di avere uno scatto tecnologico superiore rispetto alla media. Rappresenta la modernizzazione di questa città e la formazione di un’ offerta economica, sociale e turistica che permetterà ad Acireale di intraprendere un percorso virtuoso di valorizzazione e promozione territoriale”. Così ha concluso il deputato regionale Nicola D’Agostino .
Rita Vinciguerra