Ci hanno pensato loro a creare l’animazione e l’atmosfera gioiosa adatte per l’occasione. Erano gli allievi della scuola primaria “Grassi Pasini” di Acireale, che sono intervenuti con le loro insegnanti e con il dirigente Carmelo Caruso all’inaugurazione della seconda sala espositiva del Museo del Natale, al civico 134 di corso Savoia, il 24 maggio scorso.
A loro è dedicato infatti, all’interno della nuova sala del Museo, un “Angolo Verde” (o “Green Corner” in inglese), dove sono esposti i lavori migliori da loro creati in occasione del Natale scorso ed esposti in una mostra allestita presso i locali del Collegio Pennisi (dove i giovani allievi si trovano da due anni ospitati). Ed ecco spiegata la loro presenza a tale cerimonia, perché proprio in quell’occasione è stato creato un gemellaggio che ha visto adesso la sua concreta realizzazione. L’“Angolo Verde” è stato infatti appositamente creato con chiaro riferimento alla loro giovane generazione, che diventerà fra qualche anno la generazione dei professionisti e dei dirigenti di domani, ma potrebbe anche costituire un vivaio per tanti abili presepisti, e le premesse, a giudicare dalle opere esposte, ci sono tutte. Dopo avere seguito pazientemente i discorsi d’occasione fatti dal presidente del Museo, Carmelo Musmeci, e dall’ospite d’onore che era il Vicario generale della diocesi di Acireale, don Giovanni Mammino, i ragazzini hanno quindi fatto gioiosamente il giro dei locali e della zona a loro dedicata (facendosi anche tante foto e tanti selfie), e manifestando la loro meraviglia alla vista delle altre opere esposte, alcune anche maestose e attraenti.
Sì, perché questa seconda sala espositiva che si aggiunge alla prima del Museo del Natale (inaugurata poco più di un anno fa e dedicata al cav. Rosario Lizio poco dopo la sua scomparsa) è stata allestita per esporre le nuove opere confluite nel patrimonio museale. Alcune di esse sono veramente imponenti e degne di attenzione, a cominciare da un presepe inserito nel contesto di una fedele riproduzione in scala della chiesa di San Michele e della piazza antistante, il cui autore, Saro Sciuto, è lo stesso di un analogo manufatto ambientato nella chiesa di San Giuseppe ed esposto nella prima sala. C’è poi un’altra opera che non è ancora visibile perché è in fase di completamento: si tratta di un grande presepe esposto in occasione del Natale scorso nella mostra dell’Associazione Artigiani acesi allestita all’interno dell’ex collegio Santonoceto, dove occupava quasi per intero la parte terminale della sala espositiva; ne è autore il presidente dell’associazione Museo del Natale, Carmelo Musmeci, ed è ambientato nell’isola di Pietro, la piccola isola sarda in cui si svolgeva la storia di uno sceneggiato televisivo andato in onda qualche mese fa (interpretato da Gianni Morandi nelle vesti di un medico pediatra); date le notevoli dimensioni di tale presepe, l’autore lo sta adesso adattando agli spazi disponibili nell’ambito del Museo, più ridotti.
Ricordiamo che il Museo del Natale “San Francesco” di Acireale è nato per iniziativa dell’omonima associazione culturale di secondo livello (cioè fondata e composta da dieci gruppi locali che si occupano di arte e cultura, soprattutto in campo presepistico, tra cui anche la nostra testata), nonché del presidente Carmelo Musmeci. Presso il Museo del Natale sono conservati ed esposti tutto l’anno i migliori manufatti realizzati in occasione della varie manifestazioni natalizie locali. La sala espositiva è dedicata – come dicevamo – al cav. Rosario Lizio, artista della cartapesta, abile presepista, socio fondatore e Presidente onorario del Museo fino alla sua scomparsa, avvenuta nel settembre scorso.
Il Museo del Natale si trova ancora in una sede provvisoria (messa gentilmente a disposizione da “Cittadinanzattiva”, uno degli enti fondatori) ed è in attesa di una sede definitiva più ampia e consona con le sue finalità, considerando anche la forte potenzialità turistica che tale iniziativa ha per la città, e non solo nel periodo natalizio, come dimostrano i numerosi visitatori (soprattutto gruppi scolastici, anche di altre città) che lo frequentano durante tutto l’anno.
Nino De Maria