Acireale / Il quaderno di educazione stradale per le elementari. La consigliera Finocchiaro: “Fondamentale educare i ragazzi”

0
83

star doggy“Star Doggy e la bicicletta del tempo” è il quaderno di educazione stradale che il Corpo di Polizia di Acireale ha stampato in 2500 copie per gli studenti delle scuole elementari.
Abbiamo incontrato il consigliere comunale Adriana Finocchiaro, prima firmataria della mozione sull’educazione stradale “Ama Acireale, rispetta la strada”.
« Sono stata la prima firmataria di una mozione presentata nel gennaio dell’anno scorso, articolata in tre punti, – ci ha spiegato – l’amministrazione d’accordo con il Comando di Polizia, ha deciso quest’anno di elaborare questo quaderno che verrà distribuito nelle scuole. Io ho proposto che oltre a questa iniziativa per lo più teorica, a conclusione di questo progetto, venga svolta la manifestazione in città, nel centro storico».

Quindi è previsto un corso di educazione stradale per gli studenti?

«Si, so che già altri anni è stato fatto. Io ho sempre chiesto in questa mozione un aumento delle risorse economiche da destinare a questa forma di educazione stradale».

Questo progetto nasce dalla precedente mozione?

«Anche, è stato un lavoro congiunto fra l’amministrazione e il Comando di Polizia, a prescindere dalla mia mozione. Già questo tema era preso in considerazione. Sotto il punto di vista pratico la mia mozione ha dato l’input, la partenza».

Cosa propone nella mozione?

«La mia proposta è articolata in tre punti, una serie di lezioni all’interno delle scuole svolte congiuntamente dai docenti e dal personale del Comando di Polizia di Acireale; portare i ragazzi fuori, fare una serie di escursioni nel Comando di polizia come sede e nelle strade di Acireale; l’organizzazione di una manifestazione da ambientare nel centro storico mediante l’installazione di circuiti stradali, in cui i ciclisti e i ragazzi con le biciclette si possono cimentare: questa è una novità, non si è mai fatta».

Di cosa tratta questo quaderno? 

«È un po’ una spiegazione per i ragazzi, ci sono una serie di giochi all’interno per farli apprendere divertendosi, ci sono le regole principali del rispetto delle norme stradali, le lezioni saranno improntate su questo quaderno che verrà distribuito».

Il rispetto e la buona educazione nei confronti dell’ambiente e dell’altro, sono tematiche affrontate? 

«È educazione stradale, c’è poi un altro progetto che ha sposato l’associazione alle Politiche sociali e che riguarda l’educazione ambientale.  Certo, nelle norme stradali ci rientra il rispetto dell’ambiente. Credo che questo libro sia articolato prettamente sulla sicurezza stradale, sul rispetto della strada e quindi certo, ci rientra anche il rispetto dell’ambiente».

Crede che la scuola, in genere, si concentri sull’educazione stradale?

«So che è sempre stata una cosa alla quale hanno dato importanza, è uno dei pochi progetti che è stato portato avanti. Io l’ho portato in aula tramite mozione e poi nel dibattito che c’è stato in aula consiliare. Ho chiesto specificatamente l’aumento delle risorse per incentivare sempre più questa educazione nelle scuole che è fondamentale e l’amministrazione l’ha sposata in pieno».

Il buon esempio comincia in famiglia. Cosa deve fare quest’ultima?

«Il genitore dovrebbe dare il buon esempio, ma sappiamo che noi adulti a volte non abbiamo buon senso sotto questo punto di vista. Spesso è il bambino a dire al genitore di stare attento. L’esempio parte sicuramente dalla famiglia. La scuola è fondamentale per l’educazione del bambino, ha un ruolo importante. L’educazione civica ormai non si studia più a scuola, si devono fare quindi diversi corsi sull’educazione stradale, sull’educazione ambientale, altrimenti il bambino non apprende queste regole che sono fondamentali».

Graziella De Maria