Acireale, il risanamento artistico di Via Aquilia nell’ambito del progetto “Civitatis artifices”

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L’ultimo fine settimana di giugno ha visto realizzarsi nella città barocca dei cento campanili una manifestazione che ormai da anni è divenuta appuntamento fisso nel cartellone estivo acese: Arte&Creatività. Questo evento è organizzato dalla Consulta Giovanile di Acireale, patrocinato dal comune di Acireale, dal Dipartimento della Gioventù e coadiuvato da diverse associazioni attive nel territorio. Muro di via AquiliaMa l’edizione 2013 resterà negli annali per l’inaugurazione del muro di via Aquilia, figlio di un annosa vicenda che nel passato ha più volte scatenato contestazioni per la continua affissione abusiva che deturpava uno dei principali ingressi alla città. Il progetto denominato “Civitatis artifices“ è stato realizzato su finanziamento dal Ministero della Gioventù e dal contributo artisti acesi che hanno tradotto in dodici dipinti la storia d’amore fra il pastorello Aci e la ninfa Galatea. Muro di via Aquilia poco prima dell'inaugurazioneQuadri che successivamente, grazie alla collaborazione di un maestro ceramista di Caltagirone, sono stati trasformati in fantastiche piastrelle dai ragazzi degli istituti artistici di Acireale e Sant’Agata li Battiati, in collaborazione con l’Istituto di Belle Arti e saranno affisse nel muro. Le tele originali andranno invece esposte all’interno del contenitore d’arte che sta sorgendo al posto dell’ex Angolo di paradiso. Progetto finale armonico e perfettamente inserito nel contesto socio-culturale della città ma la diversa visione del progetto dimostrata dalla soprintendenza ai beni culturali di Catania ha di fatto stoppato la messa a dimora delle ceramiche artistiche; l’ente provinciale vuole che l’installazione venga fatta all’interno dell’antistante villa Belvedere e non applicate al muro. Diatriba che gli amministratori acesi hanno promesso di risolvere al più presto completando quello che altresì prenderebbe i contorni di un’incompiuta. L’auspicio di tutti è quello di vedere ultimata l’opera nel più breve tempo possibile, rendendo giustizia ad un progetto di grande spessore artistico-culturale nato dal genio e dalla maestria di giovani ceramisti nostrani, uniti dall’unico scopo di trasformare un anonimo angolo cittadino in una vera e propria opera d’arte.

Dario Liotta