Nella Basilica dei Santi Apostoli Pietro e Paolo di Acireale la solennità della Esaltazione della Santa Croce, festa dell’Arciconfraternita del SS.mo Crocifisso, quest’anno è stata arricchita spiritualmente dalla presenza e dalla parola del vescovo di Acireale, mons. Antonino Raspanti, che ha presieduto la Santa Eucaristia, nel corso della quale è stato accolto un nuovo novizio, il giovane acese Salvatore La Serra.
La sacra funzione è stata concelebrata da mons. Vincenzo Lanzafame, parroco di San Giuseppe, e dal can. don Venerando Licciardello, arciprete parroco di San Michele Arcangelo; erano presenti anche don Salvatore Scalia, rettore della Basilica, e il diacono Giacomo Trovato. L’animazione liturgica è stata curata magistralmente dalla corale “Quis ut Deus” della parrocchia di San Michele Arcangelo di Acireale, diretta dal M° Antonella Grasso, che, al termine della Santa Messa, ha eseguito nella cappella di Gesù e Maria, dinanzi il venerato simulacro del Cristo morto, l’Inno a Gesù Crocifisso, brano scritto e musicato dall’indimenticato decano della Basilica, mons. Antonino Maugeri. Alla cerimonia hanno partecipato anche le confraternite del SS.mo Crocifisso e Sant’Andrea di Riposto, delle Anime del Purgatorio e dei morti in Santi Elena e Costantino di Aci Catena, del SS.mo Crocifisso in Santa Barbara di Aci Catena, del SS.mo Crocifisso e del SS.mo Ecce Homo in San Sebastiano (Acireale), oltre alle congregazioni della Basilica dei Santi Pietro e Paolo di Acireale, (SS.mo Sacramento e Santi Alfio, Filadelfo e Cirino in San Pietro) ed alla Pia Unione delle Guardie d’onore al S.Sepolcro.
L’Omelia. Nel sua omelia il Vescovo, commentando i brani della sacra scrittura, ha sottolineato il mistero, incomprensibile all’uomo, dell’uccisione in croce del figlio di Dio: “Siamo qui oggi per meditare su quella vita donata, offerta per noi. Lì è la nostra fede, lì è la salvezza: Dio è grande, ma si fa piccolo, fragile, si fa uccidere. Nella morte e sofferenza di Gesù, che ci apre le braccia sulla croce, c’è un di più di amore, di dolcezza, di tenerezza che non ci sappiamo spiegare ma che ci portiamo comunque dentro”. Mons. Raspanti ha concluso con un accorato auspicio: “Che ognuno di noi abbracci questo crocifisso e, come tutti i Santi, lo stringa forte e per nessuna ragione mai se ne allontani o se ne dimentichi, perché Lui solo è la nostra vita e la nostra speranza”.
Ringraziamento. Al termine della Santa Messa solenne, il Rettore dell’Arciconfraternita del SS.mo Crocifisso, Gaetano Arcidiacono, ha indirizzato al vescovo di Acireale, S.E.R. mons. Antonino Raspanti, un breve ma significativo messaggio di ringraziamento, nel corso del quale ha ricordato anche che il prossimo anno si ricorderà il 350° anniversario dell’approvazione ufficiale del sodalizio da parte del vescovo del tempo, mons. Bonadies (1666). “Celebrare un anniversario – ha detto Arcidiacono – per noi deve significare fare memoria del passato, ringraziare Dio per i doni che ci ha elargito e continuare con fiducia ed ottimismo verso il futuro, lungo la via che la Provvidenza ci prepara. Ci impegniamo, quindi, a rendere questa ricorrenza feconda e ricca di significato. Il momento commemorativo, infatti, non può essere soltanto semplice rivisitazione storica. La ricorrenza ci invita, piuttosto, nella consapevolezza del passato, a gettare uno sguardo sul presente e a formulare un impegno per il futuro”.
Guido Leonardi