Nei giorni di venerdì 1 novembre e di sabato 2 novembre, rispettivamente Solennità di Tutti i Santi e Commemorazione dei defunti, il vescovo di Acireale, monsignor Antonino Raspanti si è recato in visita al cimitero acese dove ha presieduto le tradizionali celebrazioni religiose.
La presenza del vescovo al cimitero è un gesto importante, segno di speranza e di conforto nei confronti della comunità che guida, che mira a sottolineare come la fede trascenda la morte e sia bastone d’appoggio al dolore.
Monsignor Raspanti, con la sua presenza benevola e attraverso le parole usate nelle omelie di questo doppio appuntamento, invita a riflettere sul senso della vita e di come questa prosegua attraverso i ricordi e le preghiere che rivolgiamo ai nostri cari defunti.
Le celebrazioni tenute al cimitero non sono un momento di tristezza ma di gioia e speranza, che ricordano la promessa della vita eterna alla quale il credente mira.
La celebrazione dell’1 novembre ad Acireale
Nella solennità di Ognissanti è tradizione che il vescovo di Acireale si rechi in visita al cimitero e celebri la messa nella chiesa principale nel primo giorno di novembre. In questa occasione il presule ha voluto evidenziare la bellezza della santità, che non è una meta irraggiungibile ma un desiderio che deve albergare nel cuore di tutti i fedeli.
Le celebrazioni del 2 novembre ad Acireale
La chiesa principale del cimitero di Acireale ha accolto nella giornata di sabato 2 novembre la seconda delle Celebrazioni Eucaristiche. La santa messa in suffragio dei caduti in guerra e delle vittime di ogni forma di violenza è stata presieduta da mons. Antonino Raspanti e concelebrata da mons. Agostino Russo, vicario generale, don Andrea Cutuli, cappellano del cimitero, e da don Antonio Agostini.
Nella sua omelia il vescovo di Acireale ha evidenziato che “siamo liberi di amare e costruire relazioni di verità e giustizia, consapevoli che Dio ci ha creati per il bene e per la bellezza. Giustizia, pace, difesa dei deboli non sono solo ideali lontani ma la realtà stessa del volto di Cristo che si manifesta attraverso chi si impegna per il bene”.
L’intervento del sindaco Roberto Barbagallo
Il sindaco di Acireale, ing. Roberto Barbagallo, anche quest’anno nel corso della cerimonia commemorativa ha deposto due corone d’alloro dinanzi al sacrario nel quale sono sepolte le vittime dei due conflitti mondiali e così si è espresso a nome della città che amministra:
“Oggi tutti noi abbiamo l’occasione di fermarci e di pensare alle vittime di conflitti recenti e passati, a chi ha subito violenza, discriminazione e ingiustizia. Ricordiamo anche coloro che in silenzio hanno subito le conseguenze delle guerre.
Ricordiamoci sempre dell’importanza della pace, abbiamo il compito e l’impegno di promuovere sempre il dialogo, la comprensione e la solidarietà. E’ nostra la responsabilità di educare le future generazioni al valore della pace, della tolleranza e del rispetto reciproco.
Vi invito a un momento di silenzio per onorare la memoria di tutti coloro che hanno perso la vita a causa delle guerre e della violenza e infine permettetemi di mandare a nome della Città di Acireale un caloroso abbraccio a tutti i familiari delle vittime della Città di Valencia”.
Presenti al momento il presidente del consiglio comunale Michele Greco, l’assessore Giuseppe Vasta e l’assessore Enzo Di Mauro.
Le dichiarazioni di mons. Raspanti
Conclusa le celebrazioni del 2 novembre al cimitero il vescovo di Acireale ha rilasciato un’intervista nella quale si è così espresso:
“Abbiamo ricordato, come ogni anno, i nostri cari defunti della città di Acireale. Sono venuto qui per celebrare la messa in special modo per tutte le vittime delle guerre e della violenza.
Per noi la memoria è un punto fermo per indicarci la via del futuro, un futuro che vogliamo sempre all’insegna di fraternità e di pace, ma anche di amicizia tra tutti.
Infine un pensiero al paradiso, perché per noi cristiani l’attesa del paradiso è reale, crediamo che ci aspetti la gioia eterna e questo ci permette di vivere nella speranza”.
Chiara Costanzo