Acireale, in arrivo il “più bel Carnevale di Sicilia”

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In una sala consiliare piena di persone e personaggi che nulla avevano a che fare con i giornalisti e con gli organizzatori puri e semplici, naturali protagonisti di una “conferenza stampa”, sabato 28 Gennaio è stata presentata, finalmente, l’edizione 2012 de “Il più bel carnevale di Sicilia”. Sul palco bene in mostra, c’erano tutti. C’era il padrone di casa, il Presidente del Consiglio, Pietro Filetti; Nino Garozzo, nella sua doppia veste di Sindaco e di Presidente della Fondazione del Carnevale con il suo vice, l’assessore Nives Leonardi; l’assessore provinciale Salvo Licciardello; il deputato regionale Nicola D’Agostino; il Dr Sciuto in rappresentanza del Credito Siciliano, sponsor principale della manifestazione; Giulio Vasta, direttore artistico del carnevale.
Il canovaccio della manifestazione è sempre quello. Si parte il 4 Febbraio con la simbolica consegna della chiave della città alla reginetta del carnevale. Una chiave realizzata in cartapesta dai ragazzi del carcere minorile di Acireale su iniziativa del Rotary Club.
Tornano nell’edizione 2012 i carri infiorati, autentica peculiarità del carnevale acese, però non ci saranno i gruppi in maschera. Non ci sarà quindi quella sana baldoria fatta di “frizzi e lazzi tra i palazzi” che riescono a procurare i componenti dei gruppi. Nelle tre lunghe settimane in cui si snoderà il carnevale saranno sicuramente le sfilate dei dieci carri allegorico-grotteschi in cartapesta e dei sette carri infiorati a fare la differenza, a dare spettacolo alla solita marea di persone, provenienti anche da fuori regione, assiepate lungo il percorso incastonato nel cuore barocco della città. La previsione degli organizzatori è per un milione di visitatori che affluiranno nella città di Aci e Galatea nel corso delle diverse sfilate. Come al solito saranno le parate serali ed in notturna, che mettono in risalto gli effetti scenici e di luce dei carri che vengono gestiti da sofisticati software dei computer di bordo, a fare la parte del leone.
La manifestazione che, come afferma D’Agostino, “è sicuramente uno dei 2/3 carnevali più belli d’Italia”, quest’anno è supportata da una campagna pubblicitaria della Regione siciliana con grandi cartelloni a Milano, Roma e nei principali aeroporti italiani. Molto apprezzabile l’iniziativa. La pubblicità è l’anima del commercio ma, come sempre, arriviamo tardi. Sarebbe stato opportuno avviarla 5/6 mesi addietro coinvolgendo i tour operator che sono quelli che indirizzano le masse turistiche.
Auspichiamo che in futuro queste iniziative abbiano a ripetersi e che vengano fatte in tempo utile anche perchè il neonato distretto turistico Mare dell’Etna possa sfruttare in maniera ampia le potenzialità attrattive del carnevale. A tal proposito il sindaco ha sottolineato che sono stati aggiudicati i lavori di ristrutturazione dei locali ex caserma dei VV.UU. da trasformare in “Palazzo del turismo” ove troveranno degna collocazione sia il distretto turistico, sia la fondazione del carnevale.
Come per le passate edizioni ci saranno i soliti concorsi che faranno da corollario alla festa principale: i bambini in maschera, i carri in miniatura, le scuole in festa, rumori barocchi e tanto altro. Assicurato anche il carnevale estivo previsto per i giorni 4 e 5 Agosto per il quale sarebbe opportuno predisporre fin da adesso una specifica campagna pubblicitaria fuori dai confini cittadini.
Un plauso agli organizzatori per la predisposizione di parcheggi a pagamento gestiti direttamente dal comune. Non si può, però, non evidenziare la scarsa immaginazione dimostrata. I parcheggi sono pochi, uno addirittura con limitatissima capienza. Perchè non imitare ciò che da tempo viene fatto in altri comuni, anche più piccoli, con risultati eccezionali. Molte vie e piazze della città, specie nella zona del colle S. Cuore, vengono trasformate in parcheggi da parte di abusivi. Perchè non gestirli a cura del comune con un ticket di 5 euro per auto (ovviamente di più per i pullman) a fronte del quale l’automobilista viene omaggiato con una rete di agrumi locali (del costo di meno di 1 euro)? Due piccioni con una fava, un considerevole introito ed una pubblicità eccezionale a bassissimo costo per i prodotti della nostra terra che vengono lasciati a marcire per mancanza di sbocchi commerciali. L’iniziativa viene già adottata da tempo in altri comuni. Sarebbe tanto difficile fare anche noi ciò che altri sono capaci di fare?
Pippo Sorrentino