Acireale / In nove locations la mostra diffusa “Ego” di Giuseppe Patanè

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Ego, mostra di Giuseppe Patanè

Nella sede dell’Accademia Zelantea di Acireale è stata presentata la mostra diffusa Ego di Giuseppe Patanè a cura di Carlo Micheli. Il percorso espositivo è stato ideato per essere declinato in 9 locations – Palazzo Comunale Sala Zelantea, chiesa di San Benedetto, chiesa di San Rocco, Teatro Bellini, chiesa degli “agonizzanti” San Crispino, chiesa di Santa Maria Odigitria, Museo Diocesano, Accademia Zelantea, Cattedrale Ss.ma Maria Annunziata. Qui il concetto di EGO e tutte le desinenze ad esso riferite vengono analizzate attraverso i lavori di Giuseppe Patanè.

L’ampia antologica – illustra una nota stampa – ripercorre i momenti salienti della ricerca artistica di Giuseppe Patanè. Ma soprattutto le tappe di quell’impegno sociale ed etico che è ormai elemento indispensabile e irrinunciabile della definizione stessa di “arte contemporanea”.  La mostra presenta opere estrapolate da differenti cicli La forza della natura, Ferite, Naufragi, Show must not go on, Senzatutto (Neve), Ego, Presagi, Dialoghi, Conosci te stesso e si configura come un accostamento di veri e propri camei che formano una sorta di wunderkammer in cui Naturalia e Mirabilia si alternano secondo un ritmo narrativo incalzante.

Capriccio di Giuseppe patanè
Capriccio, tecnica mista su tavola, cm 200×200

Sottolineatura di tematiche sociali nella mostra di Giuseppe Patanè

La multiforme ricerca artistica di Giuseppe Patanè è improntata alla sottolineatura di tematiche sociali. E anche al richiamo a quelle forme di rispetto verso i nostri simili, e verso il mondo che ci ospita, divenute ormai indifferibili.  Una visione etica ed estetica della realtà, che trae spunto e linfa dalle tradizioni storico/culturali della terra siciliana e dalla cultura mediterranea. Dall’innato senso di reciproco rispetto e dalla condivisione, tramite il linguaggio dell’arte, di valori universali.

«Il percorso artistico di Giuseppe Patanè, per le sue peculiarità – spiega Carlo Micheli, curatore della mostra – impone la necessità di una rilettura costante e sistematica della sua produzione. La verifica di quel filo conduttore che ne sottolinea la coerenza artistica, pur nell’eterogeneità delle scelte stilistiche adottate.
Nelle sedi messe a disposizione dalla città di Acireale, pertanto, si è scelto di presentare opere provenienti da differenti cicli. Con richiami alle radici storico-mitologiche della terra siciliana, alle sue tradizioni culturali. E al concetto stesso di bellezza che diviene attrazione e rispetto per la forza immane della natura, del vulcano, del mare.  Cavaliere

Ciò che unisce e giustifica i manufatti (e mai termine fu più appropriato) – dipinti, sculture, installazioni, oggetti d’arredo, gioielli, sperimentazioni alchemiche, tutto creato dalle sole mani dell’artista, senza l’ausilio di pennelli, spatole o qualsivoglia altro attrezzo o strumento – tanto eterogeneo è il “modus operandi” di Patanè, basato sull’emotività, in seguito decantato razionalmente e concettualizzato ma che, di primo acchito, è il frutto di un impeto emozionale, di una risposta viscerale a sollecitazioni negative di vario genere, quali ingiustizie, maltrattamenti, disonestà, sperequazioni, falsità».

Cavaliere dell'Apocalisse di Giuseppe Patanè
Cavaliere dell’Apocalisse, tecnica mista su pannello, cm 200×100

Perfetto equilibrio di forma e contenuti

Patanè trasforma l’indignazione, il dolore, l’offesa in atti concreti di segno opposto, contrattaccando con estrema lucidità ed efficacia, utilizzando l’affilatissima arma dell’arte. Si percepisce nei suoi lavori un equilibrio formale capace di esaltare le varie componenti, senza cadute o prevaricazioni, bilanciando con maestria i contenuti e la forma.

Pittura, scultura, fotografia, ready made, si contaminano vicendevolmente, annullando di fatto le barriere preconcette e settoriali. Esaltando al contrario i punti di contatto e di fusione tra i generi e gli stili. Preferendo, alla riconoscibilità del proprio operato, l’incisività dell’intervento e l’inequivocabilità dei contenuti.
La mostra è visitabile fino al 29 settembre 2024 tutti i giorni dalle h. 18,30 alle 22.
Info: ufficio.turismo@comune.acireale.ct.it    095 895249