Acireale / Inaugurata a palazzo Amico una bella mostra sul presepe settecentesco di Santa Maria della Neve (‘a Rutta)

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Il 29 dicembre 2016 presso i locali restaurati di Palazzo Amico in Via Genuardi 16 ad Acireale è stata inaugurata la mostra “Il Divino Infante e il presepe settecentesco di Santa Maria della Neve”. L’iniziativa è stata fortemente voluta dalla Diocesi di Acireale in sinergia con l’Assessorato regionale dei beni culturali e dell’identità siciliana. Il progetto espositivo, didatticamente realizzato dall’Associazione Culturale Cento Campanili di Acireale in collaborazione con Qh24, prevede la presenza di cinque sale (I. Maria nell’opera della salvezza; II. Acireale e il suo presepio settecentesco; III. L’Istituto luce e il presepe della grotta; IV. La meraviglia dei pastori; V. Il Divino Infante), ospitanti significative opere d’arte. Ripercorrendo il percorso di visita, che segue un preciso itinerario teologico, non si può non rimanere meravigliosamente colpiti, ad esempio, dalla scultura lignea dell’Annunciazione di Ignazio Castorina Canzirri, un’assai preziosa opera in legno scolpito e dipinto (Sala I). Nella stessa sala vi è pure la preziosa presenza della statua lignea della Madonna Bambina, opera questa, sempre di proprietà della Basilica Cattedrale di Acireale, che esprime quell’immacolato candore che traspare dalla grazia del vestito in seta bianca e azzurra ricamata in oro filato. Procedendo si possono notare nella seconda sala alcune teste di pastori del XIX-XX secolo in cera e cartone romano dipinto facenti parte del Presepe Settecentesco di Santa Maria della Neve. Nel medesimo ambiente è presente pure uno spazio espositivo con assai rari materiali fotografici e d’archivio. Lungo il percorso ci si imbatte pure in un prezioso filmato d’epoca dell’Istituto Luce di Roma relativo sempre al medesimo presepe settecentesco acese. Nella Sala IV si possono osservare, invece, i preziosi tessuti dei pastori, le cui stoffe e cromie esprimono i legami profondi col territorio e sottolineano l’amorevole cura tessile con cui sono stati realizzati. Oro filato a volte laminato, ricami in lamina d’argento, broccati in oro, passamanerie in oro filato sono gli esempi più compiuti della preziosità dei manufatti tessili in esposizione. Dopo aver percorso un corridoio in cui sono esposte opere tematicamente legate all’Infanzia di Gesù (si veda ad esempio il prezioso olio su tela della scuola di Alessandro Vasta, “San Giuseppe e il Bambino”), si giunge alla sala del Divino Infante in cui, oltre alle preziose statue del Bambin Gesù in legno scolpito e intagliato o in cera, è possibile osservare l’assai emblematica opera di Vito D’Anna, “Nascita di Gesù”, della metà del XVIII secolo. I delicati e assai espressivi volti dei personaggi sono tutti rappresentati in mistica adorazione di Gesù Bambino. Di certo la tela è debitrice della formazione romana del pittore parlemitano, quasi da tutti ritenuto acese, seppur sia sempre marcata quella vena vastesca che lo ha iniziato alla professione. La mostra è visitabile giorno 30 dalle ore 10:00 alle 19:00 e giorno 31 dalle 10:00 alle 18:00. Un’iniziativa assai significativa quella del “Divino Infante”, che consente certamente di riflettere sul senso della nostra fede e di vivere più intensamente la spiritualità del Natale e di questi giorni di festa. (G.S.)

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