Con il taglio del nastro, effettuato dal Sindaco Roberto Barbagallo dall’imbocco sud dell’area espositiva, tra piazza Lionardo Vigo e l’inizio di via Ruggero Settimo, è stata inaugurata, giovedì 8 settembre, la “nuova” Fiera dello Jonio 2016.
“Nuova” per vari motivi, tanto che Antonio Coniglio, presidente della Fondazione del Carnevale e organizzatore della Fiera, l’ha definita “prima edizione, sperimentale, che dovrà crescere e migliorare”. “L’edizione 2016 della Fiera dello Jonio – ha ulteriormente affermato il Sindaco – recupera lo spirito originario di una manifestazione che attraversa l’intera vicenda del ’900 siciliano.”
Tante sono in effetti le novità di questa edizione della Fiera dello Jonio, nata negli anni Trenta del secolo scorso e che affonda le proprie radici nella Fiera Franca che si teneva nel Seicento nella zona di Santa Venera al Pozzo. La prima e la più importante, sotto gli occhi di tutti, è l’ubicazione nel centro storico, nel salotto barocco costituito dalla piazza Duomo – tra la Cattedrale, la basilica di San Pietro ed il Municipio – e dalle strade limitrofe: corso Umberto, corso Savoia, via Ruggero Settimo.
Altra novità, se così si può dire, perché si tratta in effetti di un ritorno alle antiche origini, è costituita dall’esposizione esclusiva di prodotti artigianali e agroalimentari (per di più solamente siciliani), con l’eliminazione di tutti quei prodotti commerciali che hanno fortemente caratterizzato le ultime edizioni; possiamo quindi trovare prodotti artigianali derivanti dalla lavorazione di pietra lavica, marmo, ferro battuto, legno, rame, ceramica, cartapesta, ma anche – per il settore agroalimentare – prodotti lattiero-caseari locali, vini, birre artigianali, olio, marmellate, miele, legumi, dolciumi e liquori tipici del nostro territorio, e tanto altro ancora. Una terza novità è costituita dalla gestione organizzativa, che torna interamente nelle mani del Comune di Acireale, senza l’intervento di enti esterni o affidatari.
Un altro elemento di valorizzazione del centro storico è costituito dall’area ristoro o “street food”, realizzata nella vicinissima piazza Marconi – l’antica “chiazza di Aci” –, la zona naturalmente vocata per la distribuzione di specialità siciliane e l’allestimento di grandi grigliate di carne e pesce locale.
I 120 stand saranno aperti e visitabili fino a lunedì 12 settembre dalle ore 17 a mezzanotte, e domenica 11 anche dalle 10 alle 13. Nel corso delle giornate ci saranno anche dei momenti di spettacolo in piazza Duomo: l’Opera dei Pupi venerdì e sabato alle ore 20 e il concerto de “I Beddi” domenica sera; invece al palazzo del Turismo si svolgeranno ogni giorno, in coincidenza con gli orari d’apertura della Fiera, dei seminari sui prodotti d’eccellenza locali.
La collocazione all’interno del centro storico favorirà di certo l’afflusso dei visitatori e dei turisti, che potranno così apprezzare pure le bellezze artistiche e architettoniche della città, ma sicuramente porterà beneficio anche ai negozi collocati all’interno del circuito e nelle vicinanze. Il periodo di durata della manifestazione – trattandosi quest’anno di sperimentazione – è stato ridotto a cinque giorni, ma l’intento dell’Amministrazione è, per l’anno prossimo, di estenderlo a 14 giorni, e di fare svolgere la Fiera in un periodo climatico migliore (magari in coincidenza con la festa di Santa Venera, come l’antica Fiera Franca).
Nino De Maria
una bella manifestazione, prolungare la manifestazione a 14 gg e farla in un periodo climatico migliore sara’ sicuramente una bella soddisfazione. anche perché qualche pulman costretto a ripartire subito causa le condizioni climatiche e parecchi lamentavano la breve durata della fiera.
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