Acireale / Inaugurata la sede provvisoria del Museo del Natale. “Segno di speranza e di vita nuova” per mons. Giombanco, “lascito per le future generazioni” per il vice sindaco Ardita

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Il Museo del Natale è diventato realtà! L’iniziativa, fortemente voluta da Carmelo Musmeci e portata avanti dall’associazione appositamente costituita poco più di un anno fa e presieduta dallo stesso Musmeci, ha visto finalmente il suo compimento.

La sede è ancora provvisoria ed è stata ricavata utilizzando il salone delle riunioni dell’associazione “CittadinanzAttiva”, in corso Savoia. Si tratta dunque solo della prima tappa di un percorso che dovrebbe portare alla istituzione di una sede stabile e adeguata per questo museo che raccoglie e mette in mostra le opere più belle esposte nelle varie rassegne acesi nel periodo natalizio, ma che finite le festività di fine anno rischiano di essere distrutte o, nel migliore dei casi, di essere depositate e dimenticate in qualche garage o magazzino. Ma lo scopo dell’Associazione “Museo del Natale San Francesco” è anche quello di esporre e valorizzare in maniera permanente opere artigianali di arte sacra, anche se non strettamente di tipo presepistico. Tutto questo servirebbe a valorizzare il lavoro artigianale – a volte oscuro e poco conosciuto – di tanti appassionati; a mantenere in vita le tradizioni locali – a cominciare proprio da quella del presepe – legate al Natale o anche ad altri eventi religiosi; a diffondere e conoscere meglio la religiosità popolare del nostro territorio; ed a creare quindi un indotto culturale strettamente legato all’arte, alla storia, alle tradizioni, ai contesti ed ai personaggi locali. Un museo del genere, una volta ubicato in una sede stabile e aperta al pubblico tutto l’anno, fornito di adeguato materiale illustrativo e informativo e di personale esperto che faccia da guida, potrebbe costituire per la nostra città un punto di riferimento sotto l’aspetto turistico che, assieme alle altre bellezze artistiche e naturali che la caratterizzano, potrebbe arrivare addirittura a fare attribuire ad Acireale la denominazione di “città del Natale”, oltre a quella di città del Carnevale e della cartapesta di cui gode già.

Carmelo Musmeci accoglie gli intervenuti

Tutte queste cose sono state messe in evidenza dal presidente Carmelo Musmeci nel corso della cerimonia di inaugurazione svoltasi il 6 aprile scorso, ma sono già contenute nello statuto dell’associazione stessa, la quale è una struttura di secondo livello dal momento che è stata costituita con la compartecipazione di una decina di associazioni ed enti culturali del territorio acese che operano in ambito artistico e culturale, e segnatamente in campo presepistico. L’associazione è stata intitolata a San Francesco in omaggio a colui che fu l’inventore del presepe e che per primo allestì una rievocazione della nascita di Gesù, a Greccio, nella notte di Natale del 1223; inoltre San Francesco vedeva l’arte come un “Atto d’Amore” e definiva l’artista come “Colui che opera con le mani, con la mente e con il cuore”. L’iniziativa risulta anche inserita – ha sottolineato Musmeci – nel programma di “Acireale Learning City”, un progetto finalizzato all’attivazione di percorsi di educazione permanente e alla creazione di una rete museale acese.

L’intervento di mons. Guglielmo Giombanco. A sinistra si riconosce il vice sindaco Nando Ardita

Tra i presenti all’inaugurazione, oltre ai soci fondatori e a molti simpatizzanti, c’era il vescovo eletto di Patti mons. Guglielmo Giombanco, vicario generale uscente della nostra diocesi, il quale in tale veste ha sostenuto e incoraggiato fin dall’inizio l’istituzione e le finalità dell’associazione Museo del Natale. Egli ha elogiato l’iniziativa perché il presepe è simbolo – oltre che di tradizione e di religiosità – di unione, di accoglienza, di senso della famiglia, ma anche segno di speranza e di vita nuova.

In rappresentanza dell’Amministrazione comunale – e, implicitamente, della cittadinanza – c’era il vice sindaco Nando Ardita, intervenuto in sostituzione del sindaco Roberto Barbagallo che si trovava a Palermo insieme con il vescovo mons. Antonino Raspanti e con una delegazione dei lavoratori dell’Ipab “Oasi Cristo Re” per cercare di sbloccare la nota situazione di mancata corresponsione degli stipendi da ben 32 mesi. Egli ha dichiarato che “Un museo dei presepi che ospiterà le espressioni artistiche di tutte le culture è un’iniziativa incredibilmente importante; un museo dei presepi può arricchire ulteriormente il patrimonio artistico e culturale della nostra città, e questo museo deve essere un simbolo ed uno stimolo per il recupero dei valori tradizionali, fondamentali per un sano progresso sociale e per un doveroso lascito per le future generazioni.” Tale dichiarazione suona indirettamente come una compartecipazione alle finalità del Museo del Natale, per il quale l’Amministrazione si è impegnata fin dall’inizio a fornire i locali idonei ed il supporto tecnico per il suo funzionamento.

La data dell’inaugurazione potrebbe sembrare fuori tempo – visto che siamo sotto la Pasqua – ma è stata scelta appositamente per sottolineare la natura atemporale del Museo, non legata al periodo strettamente natalizio; e poi non si voleva rinunciare alla presenza di mons. Guglielmo Giombanco, il quale il prossimo 20 aprile andrà a prendere possesso della sua sede episcopale di Patti. La sede provvisoria del Museo del Natale si trova quindi in corsa Savoia n. 134, e per il momento sarà aperta solo su richiesta. Sono già più di venti le opere esposte, di varia dimensione e fattura, che sono state ordinate lungo un percorso obbligato che ne permette al meglio la visualizzazione. È già partita la pubblicizzazione dell’iniziativa, che sarà diretta principalmente alle scuole del territorio, alle agenzie di viaggio ed alle strutture turistiche e di accoglienza.

Nino De Maria

 

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