Acireale / Incontro ecumenico sul tema “Maria nell’iconografia e teologia orientale”

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L'icona mariana, opera di Lia Galliolo
Don Santo Leonardi introduce l'incontro
Don Santo Leonardi introduce l’incontro

Nell’ambito degli eventi organizzati dall’Ufficio Diocesano per l’Ecumenismo ed il Dialogo Interreligioso della diocesi di Acireale per celebrare la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani (che ogni anno ricorre nei giorni precedenti la festa della conversione di San Paolo Apostolo) giovedì 22 Gennaio presso la Basilica dei Santi Apostoli Pietro e Paolo di Acireale si è tenuto un interessantissimo incontro sul tema: “Maria nell’iconografia e teologia orientale ”. Sono intervenuti Padre Alessio Mandanikiota, Ieromonaco Archimandrita in Santa Lucia del Mela (Me), e l’iconografa Lia Galliota.

Introducendo l’incontro, il direttore dell’Ufficio diocesano, don Santo Leonardi,  ha sottolineato come questo evento è un’opportunità che ci è data per incontrarci al pozzo (Gv 4,7). “L’episodio evangelico ci fa prendere coscienza che ci abbeveriamo tutti all’unica sorgente, Gesù Cristo. Il pozzo, poi, con la sua forma circolare, rimanda ai valori del dialogo, che è rispetto ed arricchimento reciproco”.

I due relatori dell'incontro ecumenico
I due relatori dell’incontro ecumenico

Padre Alessio Mandanikiota, pastore e guida della comunità ortodossa di Messina, ha tenuto la sua dotta ed apprezzata relazione sulla “Madre di Dio” (Theotòkos) nella tradizione teologica ed iconografica orientale. Osservando la splendida icona, opera della sig.ra Galliolo, che è stata posta al centro della chiesa, ha ricordato le parole di San Giovanni Damasceno: “Nell’immagine della Vergine che tiene il Bambino in braccio c’è riassunta tutta la nostra Fede”. Dio – ha spiegato padre Alessio – non si arrende all’idea di perderci, perciò ha inviato il Suo figlio. Gesù è diventato nostro fratello grazie a Maria, che ha permesso al figlio di Dio di farsi uomo. “Dopo Dio, quindi, viene Maria. Lei fa parte della Rivelazione, sta al vertice di tutte le creature, perché da creatura è stata elevata a madre del Redentore”. Con Sant’Andrea di Creta, pertanto, possiamo dire: “Dopo il Paraclito, Consolatrice”.

L'icona mariana, opera di Lia Galliolo
Icona mariana (Lia Galliolo)

Il relatore ha, quindi, ceduto la parola all’iconografa Lia Galliolo, la quale ha spiegato in dettaglio il significato della splendida icona, posta come detto al centro della chiesa, e raffigurante Maria, Regina della Vita. Un’immagine che rappresenta una forte presa di posizione contro la piaga dell’aborto. Maria, quindi, come sublime modello di maternità.

Le icone – ha detto la Galliolo – ci danno l’opportunità di ammirare il mistero di Maria, che per i cristiani è porta del Celo, ma per Dio è stata la porta per entrare nell’umanità, mediante Gesù”.

Al termine dell’incontro ecumenico, a cui è intervenuto anche il rettore della Basilica, don Antonio Scalia, padre Alessio ha recitato di fronte la sacra icona alcune salutazioni angeliche dell’Ufficiatura dell’Inno Acatisto, da lui tradotte dal greco. I fedeli presenti hanno poi recitato la preghiera bizantina alla Madre di Dio, composta da San Paolo Abate di Evergete (X sec.), e, successivamente, reso un atto di omaggio a Maria, baciando la sacra icona.

Guido Leonardi

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