Tra le tante attività del mese del Natale, una molto particolare è quella organizzata dall’associazione culturale Kdiem di Acireale, dal titolo “Dilexit nos“, collettiva di arte sacra. La mostra si avvale del patrocinio del Comune di Acireale e della Diocesi di Acireale. Il Vernissage, che resterà aperto tutti i giorni, fino al 12 gennaio 2025, si trova allocato nella sala “La sera dei miracoli”, in via Galatea, nella chiesa dell’Arcangelo Raffaele.
La ricca mostra vede numerosi artisti pittori, scultori e maestri della fotografia. I visitatori possono anche ammirare alcune opere esposte del maestro Saro di Aci.
Alla presentazione hanno preso parte, oltre al parroco della chiesa don Orazio Barbarino, Nello Castorina, presidente dell’associazione Kdiem, lo scultore Placido Calì, l’assessore alle attività produttive Laura Toscano, il professore Antonio Presti. Ha moderato l’evento la professoressa Marcella Pietropaolo.
L’associazione Kdiem è diventata ormai protagonista ad Acireale per l’attenzione che rivolge alla cultura e in modo particolare all’arte pittorica e non solo. Quella della cura dell’arte è un’iniziativa importante. Gli Artisti hanno l’intuito di Dio, ci fanno sognare, sanno scandagliare, con la loro arte, la profondità del cuore umano e ci donano, talvolta, la gioia dei colori che spesso non riusciamo a vedere più.
Kdiem, con il suo servizio, aiuta la città ad uscire fuori dal grigiore per immergerla nel colorato e variegato mondo dell’arte.
La bellezza della chiesa dell’Arcangelo Raffaele esalta la mostra sacra “Dilexit nos”
La chiesa dell’Arcangelo Raffaele, luogo che ospita la mostra, fu fondata il 24 dicembre del 1736: risale proprio ad allora la posa della prima pietra. Il tempio è un autentico gioiello del settecento, tanto che Leonardo Vigo la definì la chiesa più bella di Acireale. Il 7 settembre del 1818 avvenne la sua consacrazione.
All’interno della chiesa ci sono opere del pittore Paolo Vasta, in particolare il quadro dell’arcangelo Raffaele. Troviamo poi diverse opere attribuite al pittore Matteo Desiderato e cioè la pala dell’altare con l’effigie della Madonna del Rosario. Molto interessante il ciclo dedicato a Tobia e l’angelo e due tele raffiguranti Melchisedek ed Elia.
Nel 1859 venne realizzato il prospetto da Lorenzo Maddem. La struttura nacque per volontà di Mariano Mariani, acese e padre di suor Venera che fu la fondatrice del collegio a cui appartiene la chiesa.
Una chiesa di cotanta bellezza è, certamente, il luogo giusto per una esposizione d’arte.
Mariella Di Mauro