La comunità parrocchiale ‘San Michele arcangelo’ di Acireale celebra il 31 maggio l’annuale ricorrenza liturgica in onore della Beata Vergine Maria, ivi venerata con l’appellativo di ‘Regina della Pace.
Ad invocare per primo la Vergine con tale appellativo fu nel 1915 il Santo Padre Benedetto XV, a ciò ispirato da brani biblici del Vecchio Testamento in cui Maria è paragonata al “bell’olivo del campo”. Il Sommo Pontefice invitava i popoli a deporre senza indugio le armi per salvarsi dallo sfacelo irreparabile; l’appello fu ignorato dagli uomini ma fu raccolto ed esaudito dalla Vergine Santissima, Madre e dispensatrice di tutte le grazie.
L’olivo, infatti, è il simbolo della Pace, il campo, invece, è il simbolo della guerra che divide i popoli; non a caso, la nostra statua reca in mano un ramoscello d’olivo incastonato in un pugnale rovesciato, a significare come la pace debba avere il sopravvento su qualsiasi forma di sopraffazione e di divisione, pace che non sia, dunque, da intendersi semplicemente come assenza di guerra ma come fraterna condivisione.
La statua in gesso venerata nella nostra comunità parrocchiale risale al 1918 (quest’anno, dunque, ricorre il centenario della sua realizzazione); essa fu voluta nella nostra comunità da parte di un gruppo di parrocchiani che invocavano dalla Vergine la grazia del ritorno dei propri congiunti, impegnati sul fronte di guerra del primo conflitto mondiale.
La solennità di Maria Santissima Regina della Pace, che oggi conclude l’anno catechistico prima della pausa estiva, era un tempo celebrata nella nostra comunità la prima domenica di agosto ed era tradizionalmente preceduta da sette
sabati di preparazione, nel corso dei quali una folla di fedeli devoti si stringeva orante attorno alla Madre Celeste con una fede ed una pietà davvero edificanti, ed era poi seguita da altri sette sabati di ringraziamento per le grazie ricevute.
Un antico libretto, risalente al 1939, riporta la preghiera della “Coroncina” alla Madonna della Pace, che si recitava nei sette sabati precedenti la festa.
La festa in onore della Vergine fu poi anticipata nel mese di maggio ma senza una data fissa; la data del 31 maggio fu fissata negli anni ’90 dall’arciprete parroco pro-tempore sac. Dino Magnano d.O. nel giorno in cui la Chiesa Universale celebra la festa della Visitazione della Beata Vergine Maria alla cugina Elisabetta e da allora ha sempre avuto questa collocazione fissa.
L’edizione di quest’anno della festa è la prima dopo l’insediamento del nuovo arciprete parroco sac. Emanuele Nicotra; essa è stata introdotta domenica 27 maggio dalla processione dei bambini della catechesi parrocchiale verso piazza Madonna della Pace, ove i bambini, ai piedi della bronzea stele della Vergine, hanno, inoltre, lanciato dei palloncini bianchi in memoria dei loro coetanei periti nel corso delle varie guerre. In programma, nei giorni 28, 29 e 30 maggio, il Triduo di preparazione, predicato dallo stesso parroco, mentre nel pomeriggio del giorno 31 la festa solenne vede la processione del venerato simulacro con i fedeli verso piazza Madonna della Pace, ove viene celebrata la Santa Messa solenne; al termine, la processione prosegue per riaccompagnare il simulacro nella chiesa parrocchiale.
Nando Costarelli