Acireale / La comunità di San Michele ricorda con una Messa di suffragio il parroco don Orazio Adamantino

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Con una santa Messa di suffragio, celebrata nel pomeriggio dello scorso mercoledì 19 febbraio, in occasione del settantesimo anniversario della nascita terrena e a poco più di dieci anni dalla morte, la comunità parrocchiale di San Michele arcangelo di Acireale ha ricordato la figura di padre Orazio Adamantino, che ivi fu parroco dal 29 settembre 2001, succedendo a padre Dino Magnano, fino al 16 settembre 2009, data della sua improvvisa morte, che lo colse durante un viaggio in Tunisia intrapreso insieme con un gruppo di nostri parrocchiani e di amici della comunità parrocchiale ‘San Mauro abate’ di Aci Castello, che egli aveva guidato prima di essere trasferito nella nostra parrocchia.
La scomparsa del compianto parroco, all’ancor giovane età di sessant’anni, lasciava all’epoca tutti sgomenti ed increduli, perché nessuno poteva accettare di aver perso per sempre una guida spirituale come padre Orazio. Tuttavia, la fede in Dio ci fa pensare che padre Orazio ci sia sempre vicino e, dall’alto dei cieli, egli continui a pregare incessantemente per tutti noi, così come noi, sua comunità, non manchiamo mai di ricordarlo sempre vivo nei nostri pensieri e nelle nostre preghiere, nella certezza che un giorno ci rivedremo nella gloria del Padre.
Padre Orazio era sempre l’amico di tutti: a tutti egli sapeva dispensare larghi sorrisi e non mancava mai di parole di incoraggiamento per superare eventuali momenti di difficoltà. La sua disponibilità aveva largamente conquistato i cuori di tutti noi: lo si poteva vedere sempre accogliente, pronto a venire incontro alle più disparate esigenze. Per quanto breve di durata, il suo ministero nella nostra comunità ha sicuramente prodotto larghi frutti di spiritualità, nonostante le sue non certo ottimali condizioni di salute, ma la sua improvvisa scomparsa fu come un fulmine a ciel sereno, assolutamente inaspettata e, come tale, ancor oggi estremamente difficile da accettare.
Durante il suo ministero, sono stati effettuati lavori di restauro della statua di Sant’Apollonia oltre alla manutenzione della cappella sovrastante l’altare maggiore, che racchiudeva il simulacro di San Michele arcangelo, Patrono della nostra comunità; lo sfondo del presbiterio fu, altresì, ornato con la rappresentazione pittorica eseguita dal prof. Salvatore Adamantino, fratello del compianto parroco, raffigurante una volta celeste ove si libra in volo una coppia di angeli, recanti rispettivamente la spada e la bilancia (simboli iconografici dell’arcangelo) e sovrastati da un’altra coppia di angeli di minori dimensioni, con la scritta ‘Quis Ut Deus?’ incisa in un nastrino.
A don Orazio si deve anche la ‘Congregazione San Michele arcangelo’ all’epoca ricostituita sulle orme dell’antica e gloriosa ‘Confraternita’ del 1620, per attendere alla cura del culto in onore dell’arcangelo.
All’epoca di padre Orazio risalgono infine le attività di progettazione del nuovo fercolo per la processione esterna in onore di San Michele, in sostituzione dell’antico ed ormai logoro manufatto. Piccole cose, certo, che, pur nell’attesa degli indispensabili interventi di restauro dell’antica chiesa parrocchiale, non sminuiscono la grandezza spirituale di un sacerdote il cui ricordo è ancor oggi vivo e destinato a rimanere imperituro.

Nando Costarelli