Acireale / La coscienza critica di Sciascia apre il Mese della cultura

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Scalia, Romeo, Di Grado

C’era una volta l’intellettuale… Quando correvamo a comprare i giornali per leggere gli editoriali di Sciascia o di Pasolini era sempre un’ enorme sorpresa. Ci costringevano a vedere la realtà e la cronaca come non pensavamo che fosse. Ci costringevano a dilatare la nostra coscienza, a pensare diversamente anche quando non si era d’accordo, ma in ogni caso ci metteva in discussione. Questo era l’intellettuale, quella figura che oggi probabilmente manca al nostro Paese. Nessun intellettuale oggi ha le spalle tanto forti da assumersi il peso di essere la coscienza critica di una nazione”.
Sono le parole di Antonio Di Grado, già professore ordinario di Letteratura italiana nell’Ateneo catanese, designato da Sciascia direttore letterario della Fondazione a lui stesso intitolata.

incontro su Sciascia
Da sin. Salvatore Scalia, Rosario Romeo e Antonio Di Grado

Il “Mese della Cultura” – si legge in una nota stampa – ad Acireale si è aperto a Palazzo di Città con il brillante incontro “Sciascia scrittore civile”. Protagonisti della serata, oltre al professor Di Grado, Salvatore Scalia, giornalista, romanziere, già caporedattore delle pagine culturali del quotidiano La Sicilia.
Egli si è soffermato sul trasformismo nella letteratura e nella storia. “Parlare di Sciascia per me significa parlare della mia autobiografia e parlare della biografia di una generazione di persone, di autori, intellettuali, politici che si sono occupati di società civile. Per un ventennio Racalmuto è stato il faro delle coscienze italiane. Andavano e venivano inviati da tutta Italia per farsi dare una visione non convenzionale da Sciascia. Sciascia era una luce che proiettava la sua intelligenza sulla realtà”.il pubblico all'incontro su Sciascia

L’impegno civile di Sciascia

Ha moderato l’incontro Rosario Romeo giurista di lungo corso, sciasciano per passione. “Nell’attuale momento storico dedicare un po’ di tempo alla cultura è segno di grande civiltà. E di civiltà oggi si parla soffermandoci sull’impegno civile di un grande scrittore siciliano, che era Leonardo Sciascia. Tutta la sua vita, la sua espressione letteraria non sono altro che espressione del suo impegno civile, della ricerca della verità e della giustizia. E la gioia del suo scrivere riverbera per noi, oggi, nella gioia del leggerlo”.

Ad accogliere i relatori e il numeroso pubblico il sindaco Roberto Barbagallo, l’assessore alla Cultura Enzo Di Mauro e il deputato regionale Nicola D’Agostino.

Marzo, il Mese della Cultura è un contenitore di eventi: letteratura, approfondimenti, attualità, arte, musica e danza. E’ organizzato dalla Città di Acireale, in sinergia con l’Accademia degli Zelanti e dei Dafnici, la Diocesi, le associazioni e i club service cittadini e con il sostegno della Regione Siciliana.
Il Mese della Cultura fa parte del programma annuale Acireale E2024.

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