Acireale / La famiglia e le sue problematiche al centro di una tavola rotonda

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tavola rotonda sulla famiglia

La Famiglia al centro di una tavola rotonda tenutasi presso il “CAF – Centro Assistenza Famiglia” nei locali dell’Oratorio della parrocchia “Cuore Immacolata di Maria” di Acireale. Durante l’incontro i relatori hanno trattato vari aspetti della famiglia che, nonostante i mutamenti strutturali, ideologici ed economici, rimane sempre un microsistema sociale importante per lo sviluppo della società e per la trasmissione culturale tra le generazioni come fondamento della vita quotidiana personale e della società all’interno della quale si sviluppa la socializzazione individuale e collettiva.

Hanno relazionato sul tema: il dott. Salvo Cacciola, sociologo; le dottoresse Laura Toscano, avvocato, Santa Russo, psicoterapeuta; Maria Grazia Patti, psicologa. Nonchè don Antonio Pennisi, direttore dell’Ufficio per la Pastorale della famiglia, Diocesi di Acireale.
Moderatrice dell’evento, la dott.ssa Gabriella Puleo, giornalista.
La conferenza è stata voluta e organizzata dall’associazione CAF e dal suo presidente Giovanni Vadalà, che ha aperto i lavori presentando i relatori.

Salvo Cacciola
Il sociologo Salvo Cacciola

Il sociologo Salvatore Cacciola apre la tavola rotonda sulla famiglia

È difficile parlare di famiglia oggi, senza cadere nella retorica o nell’ideologia. Apre i lavori il sociologo, Salvatore Cacciola, mettendo a nudo le nuove strutture famigliari. In virtù delle varie forme la famiglia genera nuovi assetti e nuove relazioni.
Oggi in Europa e in Italia, la natalità tende a essere assai bassa. Un numero crescente di coppie non ha figli; le popolazioni si collocano al di sotto del livello di rimpiazzamento della popolazione. Cresce l’invecchiamento, aumenta il numero degli individui senza famiglia.

Cresce il numero delle famiglie frammentate e sono in aumento le famiglie dove i figli vivono con un solo genitore. Conseguenza di ciò, molti figli non conoscono, o conoscono appena, uno dei due genitori. Sotto l’aspetto dei rapporti umani crescono le famiglie problematiche. Molti nuclei vedono la nascita delle famiglie arcobaleno, che intrecciando nuove etnie ed esperienze precedenti portano a nuove sfide creando nuovi problemi ma anche nuove opportunità.
Questa pluralizzazione della composizione della famiglia sta portando gli stessi protagonisti  alla ricerca di una felicità individuale. E si dimentica che la famiglia non è un semplice gruppo primario, ma rappresenta un’ istituzione sociale, dove gli individui si intrecciano in relazioni affettive primarie.

Tavola rotonda sulla famiglia: interventi di Laura Toscano e Santa Russo

La bassa natalità, l’invecchiamento della popolazione, l’età avanzata al primo matrimonio, la forte presenza di figli adulti nelle famiglie di origine, stanno portando l’Italia ad un “suicidio demografico”.
L’avvocato Laura Toscano sottolinea che i padri e le madri costituiscono la famiglia che è una società naturale fondata sul matrimonio. Naturalmente i cambiamenti apportati con l’inserimento del divorzio, la nascita di famiglie allargate e quant’altro hanno comportato una modifica di quello che era l’orientamento iniziale del concetto di famiglia.
La tutela del minore che ha sostituito la patria podestà, le unioni civili, le convivenze di fatto hanno portato il legislatore ad inserire norme nuove per adeguare le leggi alla nuova realtà sociale, verso la quale si proietta la nuova famiglia.famglia, tavola rotonda

Viene chiamata, quindi, in causa la psicoterapeuta Santa Russo: a lei il compito di mettere a fuoco l’aspetto genitoriale.
Se il mestiere di genitore è stato considerato da sempre il mestiere più difficile oggi sicuramente lo è molto di più. Una volta si mettevano al mondo figli, e tanti, perché erano considerati forza lavoro. Oggi i figli sono pochi, e solo se si desiderano, e  se si è sicuri di avere un’economia stabile per sostentarli. Si presta maggiore attenzione a quelle che possono essere le inclinazioni dei figli. Facendo degli esempi, dovuti alla pratica professionale, la terapeuta mostra come i figli hanno bisogno di luoghi sicuri e protetti ove possono acquistare sicurezza.

Quando una famiglia è normale?

La psicologa Maria Grazia Patti si interroga e ci interroga sul modello famiglia che possa essere definito “normale” e cosa si intende per normalità. Avanza su questo una considerazione. ”La famiglia può essere definita normale se ha un buon funzionamento ed è capace di riorganizzarsi davanti a delle criticità. Possiamo così affermare che le nuove forme di famiglia non è detto che per forza debbano essere deficitarie e catastrofiche.
Occorre considerare che le nuove organizzazioni familiari molte volte sono veramente forti e coese e all’interno di esse si sono sviluppati dei sentimenti assai forti. Anche perché spesso sono chiamate a rispondere a tutte le ingerenze e le diffidenze che il mondo esterno esprime verso le famiglie allargate”.

Con forza rimarca che il comportamento della famiglia dovrebbe essere consono ad ammettere il cambiamento sociale in atto, senza avere paura. Senza favorire una modernità per cui l’uomo voglia vivere senza legami, chiudendosi in un forte egocentrismo e narcisismo.

La famiglia è un dono, non un sacrificio

Don Antonio Pennisi, infine, mette in rilievo come a volte la gente si avvicini alla Chiesa non per ricevere dei sacramenti ma come se acquistasse dei prodotti. San Tommaso diceva “dammi l’uomo che io ti farò il cristiano”. Oggi, viste le nuove concezioni antropologiche, diventa molto problematico evangelizzare l’uomo, perché non è facile parlare di Cristo e far capire quale sia la proposta cristiana. Se l’uomo è liquido, come dice il Papa, pensate quanto difficile diventi incarnare il cristianesimo nel liquido.

Don Antonio precisa altresì il concetto cristiano della famiglia, la quale è un dono, non un sacrificio. Un dono da accompagnare, da custodire, da far crescere sano e con quanta più cura possibile. Parla della propria esperienza: “io per diventare parroco ho dovuto studiare sette anni prima di poter esprimere  con fermezza la mia vocazione. Oggi mi vengono in parrocchia coppie alle quale sembra molto lungo il periodo del corso matrimoniale, sottovalutando quella che è la missione dell’edificare la famiglia”.
Occorre, pertanto, crescere per ridare al sacramento matrimonio la sacralità che merita, non dimenticando che la famiglia è Eucarestia.
Con il ringraziamento a tutti i moderatori la moderatrice chiude i lavori di questa tavola rotonda.

Giuseppe Lagona

 

 

 

 

 

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