Si è tenuta questa mattina, in sala giunta, al Palazzo del Turismo di Acireale, la conferenza stampa sulle iniziative organizzate dalla Città, per celebrare il 71° anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascimo.
Il sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo, ha illustrato: «Il 25 aprile intitoleremo Largo Botteghelle come Largo XXV aprile. Dopo 70 anni, anche Acireale intitola una piazza e dà giusto risalto al 25 aprile; ci sarà una manifestazione istituzionale la mattina e un appendice la sera che vedrà la deposizione di una corona. Siamo contenti al di là di qualche polemica che non seguiamo; è bello dare un segnale forte alla città e lo faremo anche grazie alla collaborazione di associazioni, della prefettura che ci ha dato il decreto da qualche giorno. Sarà una giornata solenne e di festa istituzionale».
Perché ci sono state delle polemiche?
«Ci sono state polemiche con l’Ampi, che di solito organizza a Catania la festa che riguarda tutta la provincia, qualche polemica è sorta in merito alla coincidenza con i tre giorni della Festa dei fiori; noi diamo il giusto spazio alla giornata del 25 aprile e poi continuiamo a festeggiare nei tre giorni, sperando che in città ci siano tanti turisti».
Chi coinvolge questa giornata? Come si svolgerà?
«Le scuole, le associazioni, i dipendenti, ci saranno dei ragazzi che hanno preparato delle lettere, ci sarà il mio discorso e di qualche altro cittadino che ci è stato vicino e che ha sentito il bisogno e la voglia di realizzare questa bellissima giornata».
Rosario Patanè, membro della commissione toponomastica, tra l’altro, ci ha spiegato che «nelle ricerche storiche che facciamo da due anni a questa parte, abbiamo scoperto che, tra i resistenti italiani, ci sono delle figure importanti anche di militari acesi – oltre che di partigiani –, tra questi ricordiamo Concetto Eugenio Piro, il carabiniere Giuseppe Ricca, il marinaio Umberto Marino; queste tre figure sono emblematiche, una buona parte di storia acese è molto significativa ma sconosciuta.
Il 25 aprile ci sarà un attestato di benemerenza storica che verrà consegnato alle famiglie in maniera solenne da parte della città di Acireale».
Graziella De Maria