Acireale / L’Assemblea diocesana di Azione Cattolica delinea indirizzi e nuovo Consiglio

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Assemblea Azione Cattolica Acireale platea

In questo tempo difficile e straordinario, “solo riuscendo a essere profondamente inseriti nella complessità della storia potremo rendere il cammino sinodale concreto e non astratto, inclusivo e non autoreferenziale” (Papa Francesco, 30 aprile 2021 ai membri del Consiglio nazionale di ACI). Con questo intento, domenica 18 febbraio, nei locali del Seminario di Acireale, si è svolta la XVIII Assemblea diocesana dell’Azione Cattolica di Acireale. Come consuetudine, con il compito di approvare il documento assembleare, relativo alle linee programmatiche per il triennio 2024-2027 ed eleggere il nuovo Consiglio diocesano, responsabile della vita e dell’attività dell’associazione diocesana di fronte all’Assemblea e al Vescovo. Presenti più di 150 soci, di cui 99 delegati, in rappresentanza di 40 associazioni provenienti da 45 parrocchie della diocesi.

Acireale / L’Assemblea diocesana di Azione Cattolica delinea il nuovo Consiglio: l’incoraggiamento del vescovo Raspanti

La giornata è iniziata con la Celebrazione eucaristica officiata dal Vescovo Antonino Raspanti, per poi proseguire con l’approvazione del documento assembleare “Testimoni di tuttele cose da Lui compiute”. Già nell’omelia, il vescovo ha sottolineato come Dio abbia da sempre cercato l’alleanza con gli uomini, realizzata in pienezza attraverso l’incarnazione. L’unione inscindibile con Dio consente all’uomo di accogliere la novità del Vangelo, generatrice di Vita nuova per il mondo.

Raspanti assemblea diocesana Azione Cattolica

Rispetto al cammino dell’AC, Raspanti ha incoraggiato l’assemblea a “cercare di consolidare la propria attività dopo la crisi globale attraversata causa Covid e anche, nello specifico, la difficoltà incontrata nel proprio percorso vista la partenza di tanti giovani impegnati, andati via dalla nostra terra. Per quanto l’associazione – afferma il vescovo – sia già in ripresa in alcune parrocchie, è importante che il laicato non si organizzi solo in sparuti gruppi spontanei di breve durata. Perché il laicato associato rappresentato dall’AC può garantire una maggiore istituzionalizzazione che comporta una formazione più ampia, anche di ambito nazionale e internazionale. In grado non solo di maggiore autonomia di pensiero, ma anche di offrire contributi formativi di qualità alla vita stessa delle parrocchie e alla Diocesi”.

Acireale / L’Assemblea diocesana di Azione Cattolica delinea il nuovo Consiglio: “Testimoni di tutte le cose da lui compiute”

L’assemblea è stata presieduta dal Presidente AC dell’Arcidiocesi di Catania, Tony Bonaventura. Dopo il saluto del rappresentante del Consiglio nazionale, Francesco Vedana, l’intervento del Vescovo ha espresso alcune note fondanti riguardanti l’identità e la missione dell’Associazione. In particolare ha sottolineato il valore che l’AC assume come laicato associato – che non deve dipendere dal presbiterio -, l’importanza del Cammino sinodale, l’aspetto missionario dell’AC, che può esprimersi anche con l’impegno ad aprire nuove associazioni nei luoghi dove queste mancano.

Presidenza Consiglio diocesano Azione Cattolica

Dal canto suo, don Orazio Barbarino, assistente unitario dell’associazione diocesana, non ha mancato di sottolineare la necessità di “contagiare” il Vangelo attraverso la testimonianza, che può esprimersi per alcuni nel “gettare le reti”, per altri nel “ripararle”. Infine, nel suo saluto il presidente uscente, Andrea Romeo – fuori sede per motivi di lavoro – ha ringraziato attraverso un video tutta l’Associazione, e i responsabili in particolare, per il prezioso lavoro di supporto svolto nel triennio – che in realtà è stato un quadriennio, – costellato da una serie di difficoltà, a partire dalla pandemia – che hanno condizionato in modo importante il cammino dell’associazione nell’ultimo periodo.

Acireale / L’Assemblea diocesana di Azione Cattolica delinea il nuovo Consiglio: il documento assembleare approvato

La seconda parte della mattinata è stata dedicata all’approvazione del documento assembleare, che muove la riflessione a partire dal brano tratto dagli Atti degli Apostoli (At 10,34-38), in cui Pietro si reca a casa del centurione Cornelio. E’ bello pensare che il Signore li chiami nella loro quotidianità, lasciando poi che l’incontro si svolga – in uno stile che possiamo definire “sinodale”- verso le imprevedibili direzioni indicate dallo Spirito Santo. Appare chiaro come la Chiesa, e quindi la stessa Associazione, non può essere che inclusiva e accogliente: “Mi sto rendendo conto – dice Pietro – che Dio non fa differenza di persone”. “Chi può impedire di battezzare con l’acqua costoro che hanno ricevuto lo Spirito Santo al pari di noi?”

Diventa più che mai necessario, perciò, un atteggiamento “contemplativo” di ascolto e dialogo (Evangelii Gaudium, n 171), che non è “una cosa da fare”, ma uno stile che consente di accogliere i segni del tempo in cui viviamo e il vissuto delle persone che incontriamo, specie nelle situazioni più diverse di fragilità e povertà, e che conduce ad assumere scelte concrete di impegno per la promozione umana e la cura del bene e della casa comune.

Riscoprire la dimensione missionaria dell’Azione Cattolica, anche attraverso le figure dei suoi Santi e Beati, conduce l’Associazione a scoprire strade nuove di generatività, anche a costo di “sacrificare” – solo apparentemente – la propria identità. Non bisogna temere perciò di aprire sinergie e collaborazioni con altre realtà del territorio, educando alla responsabilità, al dialogo, all’incontro, coinvolgendo il più possibile altre persone nell’“organizzare la speranza”, poiché la chiamata alla responsabilità richiede una risposta comunitaria, oltre che personale.

Acireale / L’Assemblea diocesana di Azione Cattolica delinea il nuovo Consiglio: “Sogniamo una Chiesa casa di tutti”

“Sogniamo una Chiesa che possa essere casa per tutti, in cui le persone si prendono cura le une delle altre, sentendosi amati e capaci di amare” – come qualcuno ha giustamente sottolineato. Un posto speciale occupano i sacerdoti assistenti, chiamati a “sostenere le persone nei passaggi dell’esistenza e della fede”, favorendo in ciascuno la fedeltà agli impegni proposti. Il sacerdote assistente, come ricorda il progetto formativo dell’AC, “mentre vive il suo servizio dentro l’ordinarietà della vita associativa, scopre il mistero di essere al contempo fratello e padre, discepolo e maestro, con i fratelli cristiano e per loro sacerdote”.

Assemblea diocesana AC persone

La formazione che l’AC propone è graduale, integrale, permanente, costituendosi come gesto di responsabilità sociale, e perciò capace di generare processi culturali attraverso le vie e gli strumenti man mano indicati dallo Spirito. Definendo l’associazione “palestra di sinodalità”, il Santo Padre, ci sollecita a “continuare a essere un’importante risorsa per la Chiesa italiana, che si sta interrogando su come maturare questo stile in tutti i suoi livelli”. Le parole chiave: “dialogo, discussione, ricerche, ma con lo Spirito Santo, per puntare alla costruzione di un noi sempre più grande”.

Acireale / Assemblea diocesana di Azione Cattolica: ecco il nuovo Consiglio

Nell’ultima parte dei lavori assembleari, i delegati hanno eletto il nuovo consiglio diocesano, che risulta composto dai seguenti membri:

  • Per la lista ACR: Ylenia Consoli, Francesco Fichera, Claudia Carbone, Giuliana Berizia, RobertoCavallaro;
  • Per la lista giovani: Corinne Cavallaro, Mariano Raciti, Angelo Leonardi, Aurora Raciti, MatteoCalanna;
  • Per la lista adulti: Michele Cristaudo, Sebastiano Catalano, Carmelo Agostino, Alessandra Prestipino, Concetta Vecchio;
  • Per la lista unitaria: Marco Aleppo, Anna Maria Cutuli, Angelo Di Bartolo, Francesco Pio Leonardi, Antonio Musumeci.

Nuovo Consiglio Azione Cattolica Diocesi Acireale

Acireale / Assemblea diocesana di Azione Cattolica: il pensiero di Francesco Fichera

Significative le considerazioni a margine di alcuni delegati eletti in Consiglio Diocesano. Francesco Fichera (detto Ciccio), 21 anni, della Parrocchia S. Isidoro Agricola di Giarre, si è espresso così: “Ho partecipato alla prima assemblea elettiva diocesana della mia vita, e le emozioni sono stateforti sin da subito. Dall’arrivo al mattino, alle votazioni, fino al pomeriggio, vedere il fervoredegli altri, l’entusiasmo che ci accomuna, non ha prezzo. L’AC ha ancora un grandissimo ruolo nel nostro tempo, nella nostra vita, e sta a noi portarla avanti, in prima linea, con tutta la gioia e la felicità possibili.

È una realtà in grado di abbracciare tutti, ma veramente tutti, nessuno escluso, ed è per questo che secondo me è definibile “autoreggente”. Ciò non significa che non meriti cure e attenzioni. Le stesse che dobbiamo avere sulla nostra Fede, su noi stessi e sulle persone che ci circondano; sui nostri bambini dell’ACR, sui giovanissimi, su chiunque possa insieme a noi coltivare un semino per farlo diventare albero.

Assemblea AC Acireale

L’Azione Cattolica siamo noi. Ognuno ha la suastrada da percorrere, le proprie opportunità da cogliere, la propria prospettiva. Ma su qualsiasi strada ci dovessimo trovare, anche buia e pericolosa, dovremo solo chiudere gli occhi. Sentiremoi nostri cari lì, vicino a noi, ripenseremo alla strada fatta insieme, alle battaglie vinte e perse, aifiumi guadati insieme. Chiediamo a Dio la forza di fare un altro passo, di guadare un altro fiume, di camminare di nuovo insieme. L’augurio che faccio a tutti noi per questo triennio, operatori e portatori di pace, è di riuscire ad ampliare sempre più i nostri orizzonti, di essere luce per il mondo e sale per la terra, certo che l’AC possa suscitare ancor di più la bellezza di cui mi sono innamorato da bambino e di cui continuo ad innamorarmi ogni giorno”.

Acireale / Assemblea diocesana di Azione Cattolica: il pensiero di Antonio Musumeci

Antonio Musumeci, 24 anni, dallo scorso dicembre presidente delle parrocchie Santa Venera e Sacro Cuore di Santa Venerina, commenta invece: “Ho vissuto la mia seconda assemblea diocesana e ho accolto con enorme orgoglio la mia prima chiamata in consiglio diocesano, come un momento da cogliere in pienezza, da vivere arricchendosi. Davvero è importante essere “Testimoni di tutte le cose belle da lui compiute”. Ecco, l’Azione cattolica è cogliere l’attimo, vivere il presente, ogni giorno, “abitare” la società portando una parola di speranza, che dà luce, che dona la grazia dell’arricchirsi. Arricchirsi in valori come l’amicizia, la condivisione, la potenza dell’ascolto, la bellezza dello stare insieme.

Cogliere l’attimo è vivere la bellezza della condivisione di un momento di incontro, di uomini e donne che credono in qualcosa e lo vogliono dire a tutti. Cogliere l’attimo è la bellezza della conoscenza, di incrociare gli occhi di qualcuno che magari ancora non conosci ma che porta il tuo stesso messaggio, che porta avanti la tua stessa missione, con impegno e coraggio. L’Azione Cattolica allora deve essere per la nostra chiesa, per la nostra diocesi, per le nostre parrocchie, l’occasione per aprirsi alle nuove generazioni, all’accoglienza, alla conoscenza di chi ci tiene lontano e del perché non si fa attraversare da questa luce; deve essere faro che accompagni la nostra società nella riscoperta della Parola del Vangelo e rendere produttive queste giornate insieme, che possano essere concime di un seme che vuole germogliare e per mantenere accesa una Luce di speranza su una società sempre più frammentata”.

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