La regione Sicilia ha stanziato un finanziamento di 337.086,99 euro che mira ad individuare e tutelare situazioni in cui è necessario fare prevenzione sui rischi di abbandono o dispersione scolastica, derivanti da condizioni di deficit neurobiologici specifici ad esordio infantile nelle abilità di lettura, ortografia, grafia, calcolo e disturbi dell’attenzione con iperattività.
Il finanziamento si riferisce al progetto “Interventi per l’inclusione scolastica di minori con bisogni educativi speciali”, afferente ai Piani di Zona relativi alle annualità 2018/2019 e 2019/2020, per il distretto socio-sanitario 14, di cui è capofila il comune di Acireale.
L’assessore alle Politiche sociali e vicesindaco di Acireale, Palmina Fraschilla, da noi interpellata, spiega che i destinatari di questo finanziamento saranno minori con BES (bisogni educativi speciali) e DSA (disturbo specifico dell’apprendimento). Con problematiche relative a disgrafia, discalculia, dislalia, oltre che a difficoltà di lettura, scrittura, grafia, calcolo.
80 piani per minori con bisogni speciali
Come spiega l’assessore, è molto comune ed anche probabile, purtroppo, che alcune famiglie non riescano a sostenere i costi del mercato privato. Ciò per via di una non adeguata offerta nel nostro Distretto socio-sanitario. E a causa di difficoltà familiari relative a problematiche di povertà socio economica e culturale.
Si innesca, così, un meccanismo di dispersione ed abbandono scolastico dovuto a condizioni di disagio inerenti al processo di sviluppo dei ragazzi.
Grazie a questi finanziamenti, aggiunge l’assessore Fraschilla, si andranno ad individuare all’interno delle scuole del Distretto ottanta bambini. Di essi, sessanta con disturbi DSA (disturbi speciali dell’apprendimento) e venti con problematiche di iperattività ed attenzione.
Coopereranno insieme la neuropsichiatria infantile, le scuole e i servizi sociali da individuare attraverso un bando apposito. Verranno individuati, inoltre, uno psicologo ed un pedagogista che lavorerà insieme alle altre figure in équipe. E si realizzerà un piano personalizzato per ciascun studente. Sarà più importante educare i bambini, genitori e insegnanti nel rapportarsi a queste problematiche e a cooperare nella messa in atto di questo progetto.
Spiega ancora l’assessore e vice sindaco che sarà un intervento mirato a contenere tutte quelle situazioni meno fortunate in cui, purtroppo, alcune famiglie non riescono a seguire o a fornire ai bambini gli stimoli o gli strumenti necessari per poter fronteggiare serenamente il loro percorso scolastico.
L’intervento darà così un approccio che non sarà solamente indirizzato verso i bambini. Ma piuttosto verso una prospettiva di comunità che vede coinvolte le famiglie, le figure degli assistenti sociali, degli psicologi, della scuola.
Giulia Bella