Acireale / L’associazione antiracket premia gli studenti vincitori del concorso sulla legalità

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Nell’aula magna del liceo scientifico “Archimede” di Acireale la manifestazionerelatori finale di premiazione degli studenti e degli istituti scolastici partecipanti  al concorso sulla legalità  promosso dall’Asara (associazione antiracket acese).

Parlare di legalità non è facile, non se ne dovrebbe parlare per promuoverla, metterla in evidenza, tenerla a mente. La legalità dovrebbe essere talmente radicata e insita in ciascun essere umano, in un contesto socio culturale che si definisce civilizzato, che il parlarne dovrebbe essere del tutto superfluo. E invece no, è importante, fondamentale parlarne, ricordare che è la base della pacifica e civile convivenza, e che ogni essere umano portatore di numerosi diritti, come il diritto alla vita, alla salute, alla libertà di espressione, rispettando i diritti degli altri, garantisce i propri diritti. Comportarsi secondo le regole delle nostre leggi è alla base della civiltà e del rispetto del nostro prossimo. Questo e tanto altro è stato lo scopo della manifestazione che ha visto la partecipazione di molte scuole del nostro territorio, e questo ci fa ben sperare per le nuove generazioni, consapevoli che gli studenti di oggi rappresentano il futuro e, si spera, una generazione responsabile e attenta. Sono ancora molto giovani e il loro futuro è tutto da scrivere ma, se noi adulti riusciremo a seminare bene nelle loro giovani vite, possiamo ben sperare in queste nuove menti.

Il programma, molto fitto, ha visto l’apertura dell’incontro, coordinato e condotto dal professore Giovanni Vecchio, con il saluto del dirigente scolastico dell’istituto “Archimede”, prof. Riccardo Biasco, a seguire l’intervento del presidente dell’associazione antiracket acese, dott. Claudio Bandini. Numerosi gli ospiti presenti che hanno dato il loro importante contributo, come la dott.ssa Marisa Acagnino, presidente della VI sezione civile del tribunale di Catania e il dott. Michelangelo Patanè, procuratore della Repubblica aggiunto di Catania.

Prima del loro intervento, un momento musicale ha allietato i presenti con una virtuosa esecuzione al pianoforte della studentessa del liceo scientifico Francesca Sciacca. Esempio di come una giovane fanciulla, pur dedicando nella sua vita il giusto spazio al tempo libero da trascorrere con gli amici, abbia raggiunto sia in campo scolastico, che nel non facile studio di uno strumento come il pianoforte,  ottimi risultati. Altro spazio musicale l’intervento della poetessa e cantante folk Cinzia Sciuto che ha ricordato nel suo canto e nelle poesie la cantastorie siciliana Rosa Balistreri scomparsa nel 1990.

pubblicoA seguire la premiazioni degli studenti vincitori del concorso che quest’anno avevano come tema per la scuola secondaria di primo grado: “Fra te, i tuoi compagni di scuola e i tuoi insegnanti sicuramente si sono instaurati dei rapporti. Non credi che ogni rapporto fra persone abbia bisogno di regole? E queste regole, nella scuola e nella società, non sono spesso anche dettate da principi profondi di legalità? Esprimi le tue considerazioni in merito”, mentre il tema scelto per gli studenti di scuola secondaria di secondo grado è stato: “ E’ urgente un recupero di legalità, questo monito è fortemente attuale, non solo con riferimento al crimine organizzato, ma anche a quelle forme di illegalità verso le quali non c’è sufficiente attenzione e condanna. Piccoli e grandi reati sono diventati malcostume perché si sono insediati nella vita sociale. Forme di corruzione e di abuso che delle mafie sono spesso il “viatico” e l’anticamera. Da che cosa nasce tutto questo? Come si può rimediare?” La commissione esaminatrice ha motivato la scelta dei due temi, dopo aver vagliato varie proposte e idee, con la situazione sociale attuale, legata spesso a problemi di sicurezza e difficoltà nella convivenza sociale, nelle grandi aree metropolitane, come nei piccoli centri abitati.

Si spera che queste importanti iniziative lascino il segno e che il futuro sia per tutti sempre più sicuro e sereno.

Gabriella Puleo

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