Dopo l’iniziativa della lettera inviata ai candidati alle ultime amministrative concluse il 10 giugno col ballottaggio che ha eletto il Sindaco di Acireale, l’Azione Cattolica ha inviato ai sindaci eletti nei comuni della diocesi di Acireale, una lettera di buon lavoro. Oltre a ribadire i concetti già espressi in quella prima missiva, si auspica la realizzazione di tanti progetti che favoriscano la crescita delle nostre comunità e si dichiara la disponibilità dell’Associazione a creare relazioni in nome del Bene Comune.
Gentilissimo Signor Sindaco,
è già passata qualche settimana dalle elezioni amministrative e l’Azione Cattolica Diocesana, mentre si congratula per la Sua elezione, formula sentiti auguri di buon lavoro a Lei e alla Sua giunta.
La competizione elettorale da Lei sostenuta ha portato non alla conquista di onori e privilegi, ma ad una assunzione di responsabilità impegnative ed onerose davanti a tutta la cittadinanza. L’aver cercato, voluto e assunto tale responsabilità Le fa onore e i cittadini, che hanno riposto in Lei la loro fiducia, si aspettano il mantenimento delle promesse fatte e la soluzione ai tanti problemi del territorio affidato alle Sue cure.
La immaginiamo, Lei e la sua giunta, impegnati nello studio e nella progettazione dei primi provvedimenti da attuare per il governo della città.
Nella nostra lettera del 5 giugno scorso indirizzata a tutti i candidati, facevamo riferimento ad alcuni concetti fondamentali che vogliamo qui ribadire.
La Politica innanzitutto, con la P maiuscola, come Papa Francesco l’ha definita nel suo discorso del 30 Aprile 2017 rivolto alla nostra Associazione nazionale in occasione del suo 150° anniversario, e che un altro grande Papa, Paolo VI, ha definito “la più alta forma di Carità” : Lei, signor Sindaco, è chiamato ad essere al servizio dei suoi concittadini nella Carità, mettendo a disposizione le sue doti, le sue capacità e le sue forze per il raggiungimento del Bene Comune, cioè del bene di tutti e non solo di determinate categorie. E’ un invito a saper stare dentro le questioni fondamentali del vivere insieme non in maniera divisiva e scavando fossati, ma favorendo il dialogo e cercando le vie comuni per risolvere i problemi di tutti.
E il modo migliore per individuare il Bene Comune è stare vicini alla gente, in mezzo alle persone per guardare e ascoltare necessità e bisogni reali facendosi coinvolgere e sentendosi non estranei ai problemi dei cittadini. E’ quella che possiamo chiamare Prossimità, cioè la capacità di prendersi cura gli uni degli altri, in primo luogo di categorie particolari come i nuovi poveri, i disoccupati, i giovani e le famiglie con difficoltà, per attuare politiche non di assistenzialismo ma di sviluppo vero e concreto. Anche la cura e il rispetto del Creato, (anch’esso facente parte della comunità degli uomini, secondo quanto affermato dal Papa nell’enciclica Laudato sii), l’utilizzo intelligente delle risorse e del territorio è un impegno che come cittadini vogliamo assumerci e che chiediamo a Lei, Signor Sindaco, di portare avanti con determinazione e fermezza.
Il Sindaco fa parte a pieno titolo del Popolo, non è al di sopra di esso, ed è quindi chiamato ad essere di esempio in ogni suo comportamento. Non occorre richiamare qui i concetti di onestà, correttezza, legalità: sarebbe troppo ovvio e banale. Noi soci di Azione Cattolica, quali cittadini credenti, formati e corresponsabili, ci sentiamo chiamati per primi a dare esempio a tutti. Siamo pertanto disponibili al confronto, seguiremo con attenzione il Suo lavoro attraverso le nostre associazioni parrocchiali presenti sul territorio, ponendoci come lievito, come voce critica se occorre, e avanzando ove possibile proposte concrete. Ci impegniamo a curare maggiormente i rapporti con le istituzioni presenti sui nostri territori a qualsiasi livello per generare occasioni di confronto e collaborazione, per essere “antenne” dei bisogni delle comunità, per testimoniare la presenza concreta e propositiva dell’associazione al fianco delle nostre comunità.
Lavoriamo dunque insieme, Lei e la Sua giunta come amministratori consapevoli e noi come cittadini corresponsabili, “per la custodia e la salvezza del nostro grande e bellissimo Paese” (è mons. Bassetti che parla, presidente della Conferenza Episcopale Italiana), composto da tante realtà locali vivaci e “pronte a scattare” (è questo il motto dell’Acr, i nostri ragazzi per i quali è necessario costruire un bellissimo futuro) per realizzare i sogni di crescita e sviluppo, di benessere e di felicità, di solidarietà e condivisione che avete in mente per tutti noi.
La Presidenza diocesana dell’Azione Cattolica